Ditemi voi, com’è possibile permettere a tutte le squadre di allenarsi , e consentire quindi i raduni dei giocatori nei rispettivi centri sportivi quando è in atto un decreto governativo che vieta gli assembramenti di persone, e i medici stessi sconsigliano i contatti troppo ravvicinati? Soprattutto, alla luce dei contagi che si stanno verificando nelle ultime ore proprio tra i calciatori, a dimostrazione che il coronavirus può colpire chiunque, anche atleti iper-controllati 24 ore su 24 dai propri staff sanitari.
A spingere per il no-stop degli allenamenti non poteva quindi essere che lui, Claudio Lotito, sempre più convinto sia l’anno giusto per il proprio club di vincere il campionato. Del resto, lo aveva anticipato in modo esplicito il responsabile della comunicazione laziale, Arturo Diaconale, solo quattro giorni fa, dicendo chiaramente che “Lotito non si farà fregare”, considerato che “la Lazio è ai vertici della classifica, a 1 solo punto di distanza dalla Juventus” e come tale “proiettata verso la vittoria”.
Insomma, ce ne stiamo barricati in casa per nulla. Tanto vale quindi non fermare neanche gli allenamenti dei giocatori, in modo da farli trovare pronti, agili e scattanti non appena si ricomincerà a giocare. Nessuno attualmente può azzardare delle date certe, ma la strategia di Lotito è semplice: quando accadrà, la sua squadra sarà più in forma delle altre, ferme forzatamente ai box. Il Covid19 potrebbe essere l’inaspettato alleato della Lazio. Sempre che nei prossimi giorni non arrivi pure a Formello e blocchi tutto pure lì. Almeno in quel caso, Lotito si arrenderà? smettendo di speculare su un’emergenza che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già catalogato alla voce pandemia e che , invece, solo lui (e pochi altri) considerano poco più di un’influenza sopravvalutata?