E non si fermerà qui, perché poi dovrà chiudere il terzo filone, quello relativo alle partnership con gli altri club, e non si è ancora capito se lo farà entro questa stagione o lo rinvierà alla prossima, dovendo esaminare anche il materiale d’indagine che sei procure ordinarie stanno raccogliendo su altri club.
Una cosa però il tifoso juventino l’ha capita, ed anche bene, a prescindere dalle eventuali colpe che verranno accertate nei confronti degli ex dirigenti bianconeri : per soddisfare il solito “sentimento popolare” - che viaggia in parallelo anche col “sentimento” di alcuni giudici sportivi - verrà colpita (ed anche duramente) solo e sempre la Juventus. Gli altri club? Si vedrà. Per quelli ci sarà sempre tempo in futuro. Prima bisogna estirpare tutto il marcio che c’è alla Continassa e fargliela pagare cara a quelli di Torino, come chiede a gran voce il tribunale del popolo sui social.
Già, ma secondo la vulgata popolare, che si ciba delle veline di tribunale pubblicate sui media e interpretate ad minchiam, la Juventus avrebbe creato un sistema di amicizie tali da avvantaggiarsene più degli altri. Ma non è così.
La Juventus rientrava lei stessa, per esempio, tra gli “amici” del Milan, che coi bianconeri aveva fatto acquisti per circa 80 milioni. Però al club rossonero non si fa accenno nell’inchiesta Prisma, così come di tutte le altre big, nonostante questi dati (ufficiali e a disposizione della FIGC) parlino chiaro.
Per i magistrati di Torino e per il procuratore federale Chiné solo la Juventus, col ricorso alle partnership, ha “posto in pericolo la lealtà della competizione”, chiedendo trattamenti di favori e piaceri ad Atalanta, Sampdoria, Sassuolo, Bologna, Cagliari. Che a loro volta li chiedevano alla Juve, perché il calciomercato funziona così dalla notte dei tempi. E in Federazione lo sanno tutti, da Gravina a Chiné. Ma come per Calciopoli, anche stavolta sta prevalendo il sentimento antijuventino. Del popolo, ma anche di chi sta dentro le istituzioni sportive. È più di un’idea, ma può sempre essere smentita con deferimenti e sentenze giuste, non da tifosi.