Il fattaccio è noto ed è il gol annullato alla Juventus nel finale di gara con la Salernitana per un fuorigioco inesistente, dimostrato da una serie infinita di immagini. Quelle che Rocchi continua a dire di non aver avuto a disposizione e permettere ai suoi arbitri di poter valutare in maniera oggettiva l’episodio. Lo ripete a random, dando sempre più l’impressione di avere la coda di paglia, altrimenti si sarebbe scusato e preso in seria considerazione l’opportunità di rigiocare la partita, come avviene già in altre federazioni. Tra l’altro il presidente della Salernitana, Iervolino, aveva pure dato la propria disponibilità.
Prendiamo pure per buona la tesi che a Lissone non disponessero quella sera dell’immagine ripresa con la telecamera giusta, perché era spenta o del tutto inesistente, chi era in sala Var non avrebbe dovuto “inventarsi” proprio un bel niente, come sostiene il designatore: bastava si fossero affidati agli occhi del guardalinee, che era in campo ed aveva potuto rilevare de visu la posizione di Candreva che teneva in gioco Bonucci. È stato interpellato? No. A Lissone non l’hanno nemmeno preso in considerazione, quasi non esistesse.
Non regge nemmeno la giustificazione che le immagini in questione vengono prodotte per la televisione e non per il var, perché quella che sarebbe servita – a campo largo - c’era, l’hanno mostrata proprio in tv la medesima sera tutti i broadcaster detentori dei diritti tv. Sarebbe bastato chiedergliela. O forse non funziona così, e allora andrebbero rivisti in toto i termini di servizio, perché non si può considerare il VAR alla pari della Cassazione se poi non dispone di tutte le immagini necessarie per prendere una decisione. In questo modo si danneggiano le squadre e si falsano i campionati.
Quest’ultimo aspetto dovrebbe interessare soprattutto la Federcalcio, invece il suo presidente si preoccupa di giustificare gli arbitri anche quando commettono errori madornali, definendo strumentali le critiche.
L’errore è stato grave e inammissibile in epoca Var, lo diventa ancora di più quando si decide di destituire di ogni potere arbitri e guardalinee, relegati a comparse, e di omologare il risultato di una partita palesemente falsata. Non riuscire ad ammetterlo, lavandosene le mani (“non avevamo l’immagine”) e scaricando le colpe su altri , per giunta impermalosendosi se qualcuno grida al Re nudo, è la più classica presa in giro impacchettata col fiocco.