COSA SUCCEDE - «Bisognerebbe avere la sfera di cristallo. È talmente un coacervo di cose che non funzionano tutte insieme che non si può capire da dove cominciare. Si tratta di una crisi collettiva, da cui nessuno sembra avere la spinta necessaria per uscirne. Che poi saper reagire nei momenti difficili sarebbe la caratteristica della Juve e della sua storia».
RESPONSABILE - «È un momento no che riguarda tutti, dare la colpa solo a qualcuno è ingeneroso. Certo, Allegri ritengo abbia molte responsabilità, perché questa è la squadra che ha voluto e plasmato lui, con la società che gli è andata dietro cercando di accontentare delle richieste tutt’altro che irrilevanti. Tra i giocatori ci sono ottime individualità, alcuni possono addirittura essere considerati come dei fuoriclasse, eppure non stanno rendendo. Senza dimenticare che la società sta perdendo tanti soldi, una voce troppo importante. Serve pazienza, sperando che la sosta possa consentire di riorganizzarsi».
OBIETTIVI - «Il primo ormai è fallito, quello degli ottavi di Champions. Come tifosa dico che è inutile illudersi, siamo fuori. Ora speriamo che nella seconda parte di stagione la Juve riesca a raggiungere il quarto posto in campionato, mi sembra l’unico obiettivo perseguibile. Scudetto? Magari, ma non vedo come. Siamo a dieci punti dal Napoli, non è tanto questo perché già in passato rimonte simili sono riuscite. È che proprio non si vede gioco, non c’è grinta, i giocatori non corrono, sembrano tutti spaventati e in confusione. Senza scomodare altre squadre comunque più avanti, se uno guarda il Napoli vede un calcio che purtroppo non è neanche paragonabile a quello della Juve. Ci siamo illusi dopo le vittorie con Bologna e un Maccabi senza mezza squadra, ma ad Haifa abbiamo assisito a una partita inquietante».
VLAHOVIC - «Spero possa esserci il ritorno in se stesso di Dusan Vlahovic. Si tratta del giovane che insieme ad Haaland potrebbe rappresentare il futuro del calcio internazionale, ha tutte le qualità necessarie per riuscirci. Questa involuzione è inspiegabile, spero di rivederlo splendere al più presto in tutta la sua classe».