Morale: la Juventus – seppur in crisi finanziaria causa covid – ha ancora disponibilità finanziarie per potersi permettere Ronaldo, mentre il Barcellona non ha soldi a sufficienza per trattenere Messi. O meglio: per poter stipendiare ancora l’argentino dovrebbe liberarsi di parecchi giocatori della rosa, tutti con ingaggi pesanti, ed è molto complicato. Perderà così il giocatore-simbolo del club blaugrana. Uno smacco, a poche ore dal Gamper, dove scenderà in campo l’avversario di sempre ma mancherà l’idolo di casa. Mentre in tanti, a Barcellona, erano convinti che l’annuncio del rinnovo sarebbe stato dato proprio prima della disputa dello storico trofeo.
Problemi che non riguardano la Juventus, dove appunto resterà Ronaldo. Come da mesi vi scriveva e ripeteva in tv il sottoscritto, ma nessuno ci credeva. Anche se gli indizi andavano quasi tutti in quella direzione: nessun segnale esplicito da parte di Cristiano di volersene andare da Torino, nessuna offerta ufficiale d’acquisto pervenuta alla Juve da parte di altri club, Georgina che rispondeva “se queda” a chi le domandava se il compagno sarebbe rimasto alla Giuve, Cherubini e Agnelli che alla prima conferenza della stagione hanno messo CR7 ancora al centro del progetto (e non Dybala, come continuano a ripetere in tanti), più varie ed eventuali. Persino un incontro a Montecarlo tra Mendes e il presidente bianconero, di cui diedi tempestivamente notizia e nel quale si parlò di Ronaldo e persino di un possibile prolungamento del contratto. Ma niente da fare: il mood restava sempre lo stesso, ovvero “Ronaldo lascerà la Juventus”. Mi spiace, avevate tutti torto.
Buon divertimento.