Le parole di Ciro Ferrara alla Gazzetta dello Sport:

"Questa Juve nella compattezza ricorda la nostra. I bianconeri hanno cominciato bene, come facemmo noi. Ma qualsiasi paragone con la Juventus 1996 dipende dal risultato finale, che fa la differenza. Quindi bisogna aspettare.L’impressione è che Motta sia pacato in pubblico, ma focoso nello spogliatoio. Proprio come Lippi. Le incavolature di Marcello le ho vissute in prima persona. Thiago non lo conosco, ma da fuori me lo immagino così. Nella Juve 1995-96 tutti lavoravamo per non prendere gol. Il merito maggiore era degli attaccanti: Ravanelli, Vialli e Del Piero si sacrificavano tantissimo e per noi difensori era tutto più semplice. Questa compattezza di squadra, anche nella riconquista del pallone, la rivedo nella Juve di Motta".