La pazienza è la virtù dei forti. e Adrien Rabiot deve esserlo se vuole trovare spazio in questa Juventus. Quattro giornate di campionato più una di Champions, 27' del francese contro il Parma e nulla più. Calma, siamo ancora all'inizio della stagione e il centrocampista era fermo praticamente da un anno: seconda contare le amichevoli estive con Sarri, l'ultima partita ufficiale è stata l'11 dicembre 2018 contro la Stella Rossa prima di essere messo fuori rosa dal Psg. Ecco perché magari ha bisogno di un po' più di tempo rispetto agli altri per arrivare al pieno della forma.

CONCORRENZA - Altro aspetto: quattro giocatori per tre posti. Sarri gioca con un centrocampo a tre dove un posto è di Pjanic - intoccabile - e l'altro di Matuidi, fondamentale. Il terzo? Se lo giocano Ramsey, Emre Can (fuori dalla lista Champions), Khedira e Rabiot. In quattro per una maglia, normale che il minutaggio diminuisca. Il turnover? Sì e no: Sarri non è un grande amante delle rotazioni, e, se proprio deve farle, cerca di ridurle al minmo.

Rabiot, il calo non è solo fisico: Sarri ha lanciato l'allarme, ora tocca al francese
L'OCCASIONE - Lo spazio per Rabiot ci sarà certamente, arriverà anche il suo momento. La Juventus gioca una partita ogni tre giorni e potrebbe farlo da qui a giugno: è normale far riposare chi giocherà di più, anche per uno come Sarri. Lui dovrà farsi trovare pronto e sfruttare ogni minima occasione per provare a scalare le gerarchie del centrocampo bianconero.

VERSO IL BRESCIA - La prossima partita della Juventus sarà con il Brescia, martedì alle 21. Appena tre giorni dopo la vittoria (sofferta) col Verona: dovrebbe tornare Pjanic al posto di Bentancur in regia e potrebbe esserci spazio proprio per Rabiot dal primo minuto. Un'occasione da cogliere al volo. Dopo una manciata di minuti un mese fa ora per il francese può arrivare il debutto da titolare. Sarri ci pensa, Adrien è pronto.