Cesc Fabregas, in conferenza stampa, parla così dopo Juventus-Como. 

ANALISI - "Se mi fai la domanda così è perché è la tua visione. Troppa Juventus e poco Como. Hai detto bene. Cosa le è piaciuto? Mi fai la domanda o mi fai la risposta? Sì. Cosa? Penso che il primo tempo con Baselli in campo loro non hanno fatto niente, abbiamo controllato bene la partita, niente di personale, ma quando è entrato il compagno che ha fatto 4 allenamenti con la squadra... la partita è cambiata. Alla fine per me non ti parlo di tattica, penso siamo forti tatticamente, ma hai visto una squadra di giocatori individualmente forti. Vedi Yildiz che fa quel passaggio e prende la palla, nessuna pressione, Douglas Luiz, Thuram... giocatori top. Colpo di realtà per me. Ero uno di loro, mi fa vedere che non è tattica, loro individualmente sono giocatori forti che fanno una differenza incredibile. Lo abbiamo visto. Dobbiamo iniziare ad alzare la testa. Siamo il Como. Otto giocatori arrivano dalla Serie B. Siamo chi siamo, andiamo avanti. Testa alta e coraggio. Può succedere. Poteva succedere tutto questo. Siamo chi siamo. passo dopo passo, ambizione. Dobbiamo capire chi siamo in questo momento".

Juventus-Como, i convocati di Cesc Fabregas: out in due
EPISODI - "Test top per me. Questo può succedere. Abil era l'unico centrocampista che poteva gestire con forza il centrocampo, poi è dovuto uscire. Non abbiamo il terzino destro, abbiamo cambiato un po' per questo. Non abbiamo scusa, alibi, internamente sappiamo che può succedere. Siamo tranquilli. L'anno scorso avevamo perso 3-0 col Palermo e pensavamo di poter vincere. Adesso testa testa, testa, molto fredda. Analizziamo come vogliamo farlo. Siamo all'inizio del progetto. Si parla di Varane, dei soldi, ma calma, piedi a terra, e umiltà".

GABRIELLONI - "Importantissimo per noi, è riuscito a fare le cose per le quali ha dimostrato di essere preparato. Siamo una squadra che gioca. Devo scegliere, a volte sbaglierò, ma il giocatore deve sempre dimostrare che è preparato per entrare. Ma fa fare sempre la scelta difficile all'allenatore". 

BASELLI - "Adduttore. Sembra che non è tantissimo. Abil? Entrata fortissima alla caviglia, non ha potuto conitnuare". 

MERCATO - "Dopo la partita col Cosenza, finito alle 2 del mattino, alle 8 preparavamo la stagione. Tutta la società sa quello che dobbiamo migliorare o che vogliamo fare rispetto alla squadra. Mancano 10-11 giorni. Manca gente per arrivare, gente per andare. Ora siamo chi siamo. Non si può fare niente. Dobbiamo lavorare, lottare, crederci. Mi danno tutto ogni allenamento. Tutte le domande con grande coraggio. Non posso dire niente di negativo".