Una Juve all'attacco. Il titolo si fa in un battito di ciglia, perché tutto ruota attorno alla scelta di Sarri riguardo al suo centravanti titolare. C'è l'Inter, c'è Conte, c'è un primo posto da agguantare anche per dare un segnale. E davanti c'è Ronaldo - cioè: ci sarà -, ma al suo fianco sta diventando ormai classica, la bagarre. Dybala o Higuain, Higuain o Dybala. La sensazione, dati i momenti dei due giocatori, è che la scelta sia comunque giusta. 

SICUREZZA MODULO - Senza esterni si cantano messe diverse. Quelle del centrocampo folto e della preghiera smisurata della verticalità. Ramsey è la certezza più certa della Juve: per lui, Sarri ha ripreso il 4-3-1-2 nei suoi pensieri, e per lui lo proporrà anche a San Siro. Il tecnico ha tenuto fuori il gallese contro il Leverkusen, preferendogli per una questione fisica un Bernardeschi pimpante. Contro i primi in classifica, la storia necessariamente cambierà: tocca ad Aaron, che ha l'obbligo di dare ampiezza alla squadra, quindi di aprire varchi per Cristiano Ronaldo e la sua spalla. 

Dybala uomo assist: così convince Sarri e Ronaldo
COLLOQUI - Già, ma chi? Tra dieci e ventuno, tra i due amici e compatrioti, alla fine Sarri potrà varare la 'scelta facile'. Gonzalo, soprattutto dopo l'exploit Champions, si ritrova in vantaggio. Anche l'allenamento di oggi ha dato le sue indicazioni, specialmente 'visive'. Del tipo? Dopo gli otto minuti di discorso di Sarri, Ronaldo è rimasto a colloquio con lo stesso Pipita. Storia 'parallela' per la Joya: è stato il tecnico a richiamarlo per spiegargli qualche movimento. Sarà un 'ruota a ruota' fino alle ore immediatamente precedenti alla super sfida.