Confusione o solito Allegri? Il doppio confronto con la Lazio ci mostra un’unica certezza: il 3-5-2…
di
Luca Bedogni
Come esce la Juve in crisi di questi ultimi tempi dal doppio confronto con la nuova Lazio di Tudor? Rinata? Più che altro ritrovata. Forse. Nel senso che il mister è dovuto passare per l’estrema confusione dell’Olimpico prima di individuare le mosse giuste, che sono poi sempre le stesse.
Unica certezza della stagione il 3-5-2, questo dice il campo. Alla faccia di quelli che il 4-3-3 e Chiesa è fuori ruolo. La sbandata della Juventus è stata fondamentalmente di natura psicologica. Dopo l’Inter, il crollo, la consapevolezza di essere inferiori. Altro paio di maniche (e questa è la mia posizione personale), sostenere la necessità di un cambio tecnico a fine stagione, a prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo minimo (la Champions).
Non si può dire però che Allegri non abbia fatto tesoro del primo confronto con la Lazio di Tudor. A distanza di pochi giorni ha capito come colpirla, andando a mirare proprio i meccanismi difensivi in rodaggio. La Lazio non poteva mostrarsi impeccabile, difensivamente parlando, in così poco tempo. Perché come dicevamo la volta scorsa su questa rubrica, tra Sarri e Tudor c’è un abisso tattico. Solo sondando quell’abisso Allegri avrebbe potuto trovare una soluzione… E come nelle migliori notti di Champions, Max è riuscito ad aggiustare la squadra nell’arco del doppio confronto. Prima sbagliando molto, va ammesso, poi trovando la soluzione vincente.