La Juventus si trova al centro di un dialogo in corso con la Consob, e sebbene la discussione possa non essere riconducibile a una conversazione tra amici, ciò dimostra un tentativo di comprensione reciproca. Il comunicato rilasciato recentemente, seppur di complessa interpretazione per chi non è del settore, può essere riassunto in due concetti chiave.

ESERCIZI PASSATI - In primo luogo, si evidenzia che tutti i rilievi formulati dalla Consob sul bilancio più recente, che sarà oggetto di approvazione all'Assemblea dei soci il 23 novembre, riguardano esercizi passati già al centro di indagini e rimostranze. In sostanza, si tratta di questioni già conosciute e non di nuove violazioni. La Juventus afferma di aver operato correttamente e sostiene che spetterà a un giudice valutare la situazione, ma al momento non emergono elementi nuovi, ad eccezione di un aspetto: Radu Dragusin.

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OPERAZIONE CAMBIASO - Il secondo concetto riguarda l'operazione che ha portato l'acquisto di Andrea Cambiaso dal Genoa da parte della Juventus, per un importo di 8,5 milioni. Contestualmente, il Genoa ha acquistato Radu Dragusin per 5,5 milioni, generando così una plusvalenza di 2,9 milioni per la Juventus. La Consob ha contestato questa operazione definendola una "permuta" o un' "operazione incrociata". Secondo la Consob, la Juventus non avrebbe dovuto rilevare la plusvalenza e avrebbe dovuto registrare i diritti di Cambiaso a un valore inferiore. La Juventus, tuttavia, sostiene che operare in modo diverso rispetto alle altre società calcistiche sul tema degli scambi tra giocatori sarebbe problematico.

DIMENSIONI - La Juventus spiega ai soci che, sebbene consideri irregolare la registrazione dell'operazione Cambiaso-Dragusin, ciò comporterebbe un impatto negativo di 2,9 milioni sul bilancio. Tale cifra rappresenta lo 0,57% del fatturato totale di 507,6 milioni di euro. Questo scarto, dal punto di vista pratico, rappresenta una percentuale piuttosto chiara delle dimensioni dell'operazione. Nella parte iniziale del comunicato, la Juventus sottolinea come gli effetti della manovra stipendi abbiano un effetto paradossale sul bilancio 2022-23, secondo i calcoli della Consob e quelli della Juventus. La Consob afferma che la spalmatura degli ingaggi durante la pandemia avrebbe dovuto essere registrata nei bilanci precedenti, mentre la Juventus sottolinea che i soldi non sono spariti, e il cambiamento riguarda solo il modo di gestire i pagamenti nel tempo. La questione della manovra stipendi sarà probabilmente oggetto di giudizio da parte della magistratura, in particolare della procura di Roma che ha recentemente ricevuto l'inchiesta da Torino. La complessità della situazione rimane, e la risoluzione di queste controversie giuridiche potrebbe richiedere del tempo.