Antonio Conte, allenatore dell'Inter, ha parlato a Sky Sport dopo il passo falso in Champions con lo Slavia Praga: "Non sono sicuramente soddisfatto della prestazione della squadra e per questo sono io il primo responsabile. Significa che non sono stato bravo a incidere, nelle scelte iniziali e magari anche nel preparare con la giusta carica questa sfida. Dobbiamo migliorare tanto, in personalità pure. Dobbiamo essere tutti molto delusi perché non abbiamo fatto nulla di quello per cui ci alleniamo ormai da due mesi. Questo non è il nostro calcio, questo non è il modo in cui ci prepariamo alle partite. Dobbiamo tornare a casa incazzati neri, nessuno deve sentirsi contento del punto ottenuto alla fine perché io non lo sono e il feeling deve essere unico. Fare un punto o zero per me era uguale, perché è mancata totalmente la prestazione. 

La Juve tra le regine di Champions: tra social ed incassi, manca solo una cosa
Lukaku? Non parlo dei singoli. Siamo stati tutti sotto il 6, anche io. Anzi, io sono il più asino, da mettere dietro la lavagna. 

Lo Slavia ha giocato in maniera europea, aggredendoci e mettendo qualità nelle giocate. Ci ha messo di più in tutto, anche nell’esperienza internazionale e noi non siamo stati bravi a trovare le soluzioni per uscire dalla difficoltà. Questo mi ha deluso. Quando dico che non dobbiamo porci limiti è perché i limiti sono alibi. Ma allo stesso tempo sottolineo sempre che c’è da pedalare forte sotto tanti punti di vista. E quando parlo di trascorsi intendo proprio questo: uno non arriva con la bacchetta e cambia tutto dall’oggi al domani".