Stamattina il Premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo Dpcm anti Covid che entrerà in vigore domani fino al 24 novembre. In conferenza il Presidente del Consiglio spiega che: "L'analisi della curva epidemiologica segnala una rapida crescita con la conseguenza che in tutti i territori dell'Italia la diffusione del contagio e lo stress che ne consegue sul sistema sanitario nazionale hanno raggiunto livelli preoccupanti. L'indice RT che segnala il numero medio di infezioni trasmesse da ogni malato ha raggiunto la soglia critica di 1,5. L'elevato numero di persone positive al Covid ieri ha sfiorato la misura di 20mila persone, questo rende sempre più difficoltose le operazione di tracciamento. Il Governo si è dato un obiettivo chiaro: vogliamo tenere sotto controllo la curva epidemiologica, solo così riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti".

Nuovo Dpcm, ecco quando parlerà il Premier Conte
"Gestirla vuol dire permettere al nostro sistema sanitario di offrire una risposta efficiente, garantire cure e ricoveri adeguati a tutti i cittadini. Significa anche scongiurare un secondo lockdown generalizzato come quello che c'è stato in primavera. Il Paese non può più permetterselo e significa anche tutelare la saluta e al contempo preservare l'economia. Dobbiamo evitare infatti di ritrovarci nella condizione di scegliere tra una e l'altra. Dobbiamo fare il possibile per proteggerle tutte e due. Da qui la necessità di introdurre misure più restrittive rispetto a quelle sin qui applicate. Le nuove misure entreranno in vigore questa sera a mezzanotte e rimarranno in vigore sino al 24 novembre.

Le riassumo:

- Bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti chiuderanno alle ore 18, tutti i giorni compresi i festivi; dopo quell'ora potranno continuare a operare per le consegna a domicilio e per l'asporto.
- Ai tavoli dei ristoranti potranno sedere al massimo 4 persone, salvo che si tratti di nuclei familiari più numerosi.
- E' vietato consumare cibo e bevande nelle piazze e nelle strade pubbliche dopo le ore 18.
- Chiudono palestre, piscine, centri benessere e centri termali.
- Chiudono anche sale gioco, sale da ballo, parchi divertimento e ovviamente continuano a rimanere chiuse anche le discoteche.
- Chiudono anche teatri, cinema, sale da concerto. Questa è una decisione risultata particolarmente difficile, il mondo della cultura infatti è in forte sofferenza ormai da mesi.

- Restano aperti invece i musei. 
- Non sono consentiti più i festeggiamenti conseguenti connessi a cerimonie civili e religiose. Ricorderete che fino adesso c'era il limite di 30 persone.
- Convegni, congressi e altri eventi potranno svolgersi solo con modalità a distanza.
- Tutte le fiere di qualsiasi tipo, anche internazionali, sono sospese.
- Sono sospese anche tutte le competizioni dello sport tranne quelle professionistiche a livello nazionale. E per quanto riguarda l'attività sportiva di base, continuerà solo quella di sport non a contatto e comunque al di fuori di palestre e piscine. 
- Per le scuole secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici e professionali) incrementiamo la didattica a distanza, almeno nella misura del 75%.
- Incentiviamo ulteriormente il ricorso allo smart working nella pubblica amministrazione e lo raccomandiamo fortemente per quanto possibile anche nelle aziende private. Incrementandolo lo smart working e didattica a distanza, confidiamo di alleggerire l'afflusso dei mezzi di trasporto pubblici.

Non abbiamo introdotto un coprifuoco, è una parola che non amiamo, ma rivogliamo una forte raccomandazione a tutti: bisogna muoversi solo per motivi di lavoro, di salute, di studio, di necessità. E raccomandiamo anche di evitare di ricevere a casa persone che non facciano parte del nucleo familiare. Questo è un momento complesso, nel Paese c'è anche molta stanchezza. E' una pandemia che ci sta sfidando durante. Provoca rabbia, frustrazione, sta anche creando disuguaglianze nuove che si aggiungono a quelle già esistenti. Ci sono fasce della popolazione più colpite, persone meno tutelate, che non possono contare su uno stipendio, su un'entrata fissa. E mi rendo conto anche dei nuovi sacrifici che stiamo chiedendo soprattutto ad alcune categorie: penso ai ristoratori, ai proprietari e ai gestori di palestre, piscine; penso agli artisti, ai lavoratori nel mondo dello spettacolo, ma anche ai commercianti e agli artigiani che stanno risentendo del calo delle vendite.

Non mi piace fare promesse, piuttosto preferisco prendermi un impegno: a nome dell'intero Governo, sono già pronti gli indennizzi a beneficio di tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove norme. Oltre che tutti, in particolare devo ringraziare tutti i ministri, i rappresentati delle regioni e tutti coloro che hanno lavorato con noi, ma in particolare i ministri Gualtieri e Patuanelli, perché nelle ore in cui lavoravamo per definire il piano delle nuove misure, loro ragionavano già sulle nuove somme da erogare a fondo perduto, lavorando con le medesime associazioni di categoria. E io stesso dedicherò questo pomeriggio per sentirli e rassicurarli. I ristori arriveranno direttamente sul conto corrente dei diretti interessati, con bonifico bancario attraverso l'Agenzia delle Entrate. Come sapete è un sistema che abbiamo già usato e si è rivelato particolarmente rapido ed efficace. Arriveranno in particolare nuovi contributi a fondo perduto, ci sarà un nuovo credito d'imposta per gli affitti commerciali dei mesi di ottobre e novembre, verrà cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre, verrà confermata la cassa integrazione, verrà anche offerta una nuova indennità mensile, una tantum, per turismo, spettacolo lavori intermittenti dello sport, e offriremo un'ulteriore mensilità de reddito d'emergenza e misure di sostegno a favore della filiera agroalimentare che risentirà ovviamente delle misure che impattano su bar e ristoranti.

In questo modo, chi sarà costretto a rallentare o sospendere le prorie attività a causa delle nuove norme potrà giovarsi di un sostegno economico che gli permetterà di affrontare le prossime settimane. L'Italia, proprio nei momenti più difficili riesce sempre a dimostrare la propria coesione e la propria forza; se in questo mese di Novembre rispetteremo tutti queste regole, riusciremo a tenere la curva epidemiologica sotto controllo, riusciremo poi così a rallentare le misure e affrontare dicembre e ci auguriamo le festività natalizie con maggiore tranquillità. Ricordo anche che la Commissione Europea ha stipulato contratti che prevedono già a dicembre l'arrivo delle prime dosi del vaccino. Se questi impegni contrattuali saranno confermati potremo intervenire subito per distribuire i vaccini alle categorie più fragili, agli operatori sanitari che sono più esposti al pericolo.

L'Italia è un grande Paese, l'ha dimostrato ancora una volta la scorsa primavera, quando si è ritrovata a dimostrare la fase più acuta della prima ondata della pandemia. Ce l'abbiamo fatta allora, ce la faremo anche adesso. Un Paese che è grande una volta deve essere grande sempre. Grazie!".