Umore a terra, facce scure. Alla Continassa il clima non può che essere questo, ma c’è la voglia, forse più la speranza, di trasformare una buona volta la rabbia per la sconfitta in carica emotiva. Tanta frustrazione e una situazione da cui è molto complesso uscire, ma che soprattutto si ripete continuamente, anche quando il momento più negativo sembra alle spalle. Dopo le due vittorie consecutive, ecco un nuovo pesante ko, quello che poteva dar prova di una risalita e che invece... ha riportato nel vortice della sconfitta e dei processi. 

ZOCCOLO DURO - Occasione sprecata per provare a ridare un senso alla stagione, dunque, questo ciò che si respira alla Continassa. La Juve si aggrappa ai prossimi impegni per risalire e ai suoi campioni, come Angel Di Maria, squalificato a Milano, e caricato di alte aspettative, tecniche e caratteriali. La squadra si scioglie dopo 15, 20 minuti e mica dopo 60, soprattutto, peraltro, nei momenti di difficoltà. Va in tilt, perde lucidità, scrive Tuttosport, quindi diventa fondamentale che gli elementi più esperti prendano il sopravvento negli equilibri generali e dettino tempi, condizionino umori. Affinché si svolti veramente in situazioni come queste diventa fondamentale il ruolo dello zoccolo duro - scrive il quotidiano - perché la famosa rimonta del 2016 poggiava sull’intesa tra Allegri e Buffon, Bonucci, Chiellini, Barzagli, Khedira e tutti gli altri, ora?