Le parole di Tacchinardi a La Stampa:

CRISI – “Non penso si debba già parlare di crisi, ma credo che possa aprirsi se a Udine continuasse questa inerzia. Forse ci eravamo illusi troppo prima, sembrava tutto perfetto ma l’impresa di Lipsia ora pare lontanissima. Diciamo che è un momento di difficoltà, che ci sta, ma a Udine servirà una grande prestazione”.

DIFESA – “C’è da analizzare molto, perché dopo l’infortunio di Bremer ci sono state altre due partite contro Cagliari e Lazio senza che la Juve abbia subito granché. Il problema è che ora mi sembra stanca, contro il Parma persino svuotata dalla gara con l’Inter. Se ci fosse già un calo fisico sarebbe grave. La sensazione è che se non va al massimo allora non vince. Penso ai pareggi con Empoli, Cagliari, Parma... Temo che non sia costruita per vincere anche quando non è al massimo. E questo mi preoccupa. Per arrivare allo scudetto bisogna vincere anche le partite sporche, anche 10 o 15. Per riuscirci serve che qualcuno prenda in mano la squadra, per ora non vedo ancora nessuno in grado di farlo. Speriamo in Koopmeiners”.

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SCUDETTO – “Dopo le prime partite sembrava una Juve pronta ma l’esperienza dice che serve tempo. A oggi dico di no, è ancora una squadra che deve crescere in personalità, però la stagione è lunga. L’importante è che le piccole crepe non si allarghino. Faccio fatica a capire dove possa arrivare. È l’unica nei 4-5 campionati principali che non si può ancora decifrare, le altre squadre di vertice hanno giù un’identità precisa. Invece la Juve che era partita bene ora è in difficoltà. C’è tempo, ma servono passi in avanti già da Udine”.