Il primo focolaio di coronavirus a Madeira spaventa la famiglia Ronaldo che, come riporta Tuttosport, sta pensando ad un rientro anticipato in Italia. Ma andiamo con ordine. Ieri è circolata la notizia di un focolaio, il primo nell'isola di Madeira, dove CR7 si è spostato da oltre un mese con Georgina e figli. La "zona calda" è stata individuata a Camara de Lobos un piccolo paese a 20 km da casa Ronaldo. Nelle ultime 24 ore 19 nuove persone sono state trovate positive, 17 delle quali avevano avuto contatti con il focolaio. Circa 300 nuove persone staranno testate nelle prossime ore e il timore è che la conta di malati possa aumentare.

RITORNO - In tutto questo il Governo di Madeira ha chiesto alle persone di non muoversi dalla proprie abitazioni. Ronaldo non vive nel cordone sanitario istituito per arginare il focolaio, la cosiddetta "zona rossa" e in teoria potrebbe sempre uscire per andare ad allenarsi nello stadio del Nacional, dove lavora in una struttura da qualche giorno. Ora però anche la squadra locale potrebbe decidere di sospendere gli allenamenti. La sensazione è che dopo un mese di "libertà" a Madeira ora la situazione possa peggiorare con misure restrittive ancora più stringenti di quelle attuali. Per questo CR7 sta valutando anche la possibilità di rientrare in anticipo a Torino. Secondo Il Corriere dello Sport, tuttavia, Ronaldo potrebbe attendere l'ultimo secondo prima di tornare in Italia dove, con un doppio tampone nel giro di 5-7 giorni potrebbe avere l'idoneità per allenarsi anche senza aspettare le due settimane di quarantena obbligatoria per chi rientra dall'estero.