La pandemia coronavirus ha bloccato tutto il Paese compreso il mondo del calcio. Qui sotto, tutti gli aggiornamenti della giornata minuto per minuto:

19.30 - Conte: "Firmato DCPM, proroga chiusura fino al 3 maggio" LEGGI QUI 

18.00 - La Protezione civile ha comunicato, nella consueta conferenza stampa, i numeri odierni dell'emergenza coronavirus: sono 3.951 i nuovi contagi con un incremento di 1396 casi positivi in più rispetto a ieri, mentre continuano a calare i numeri negli ospedali, con 108 che sono usciti oggi dalla terapia intensiva, e 157 in meno tra i ricoverati con sintomi. Sono invece 570 i nuovi decessi, mentre sono 1985 i nuovi guariti. 

17.20 - Economisti, giuristi e scienziati. Secondo quanto riporta Repubblica nella sua versione on-line il Governo sta studiando un gruppo di lavoro con deleghe ministeriali e il un mandato di ricostruire il Paese. In pole position per presiedere questo "comitato" c'e'  Vittorio Colao, manager internazionale ed ex amministratore delegato di Vodafone. "Per ​la per la costituzione di questa task force - scrive Repubblica - sono stati consultati sia i partiti che compongono la maggioranza, sia il Quirinale". ​

Sembra Allegri, ma è il Ministro delle Finanze olandese FOTO
12.10 - L'ex boss della Formula 1, Bernie Ecclestone ha dichiarato in un'intervista al Corriere della Sera: "Fosse per me annullerei tutta la stagione. Come si può pensare di partire se nessuno sa come si evolverà la situazione? Nel mondo chiunque parla di questo virus non ha idea di che cosa sia, ne sappiamo pochissimo. Direi a tutti di lasciar perdere il 2020 e di concentrarsi sul 2021. Meglio prepararsi per marzo prossimo perché adesso non è possibile. Gli organizzatori dei Gran Premi mi chiamano, hanno una marea di problemi e non sanno nemmeno se potranno vendere i biglietti. Con tutte queste restrizioni come si organizzerà un numero sufficiente di gare?". 
Il presidente della Fia, Jean Todt commenta: "Stiamo vivendo una situazione tragica con gente che lotta per curare gli altri e gente che lotta per sopravvivere. E noi siamo qui nel nostro piccolo mondo, cercando di risolvere problemi che non si sono mai presentati prima. Così come è scoppiata, la pandemia finirà. A Wuhan in Cina la vita è ripartita, succederà anche da noi. Credo da giugno in poi e allora a luglio forse si potrà correre". 

12.01 - Polemiche in Portogallo contro Cristiano Ronaldo. L'attaccante della Juventus ha svolto un allenamento personalizzato nei giorni scorsi allo stadio di Madeira. L'assessore alla Sanità regionale Pedro Ramos ha dichiarato: "Cristiano Ronaldo non ha alcun permesso speciale, ha il diritto di allenarsi rispettando le regole come tutti i cittadini e senza privilegi".  

11.59 - Dopo una videoconferenza con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il presidente e il direttore generale della federciclismo, Renato Di Rocco e Paolo Pavoni annunciano che gli allenamenti in strada per gli atleti professionisti non potranno ricominciare prima della fine del mese di aprile. 
Intanto il presidente dell'Associazione Internazionale dei Corridori, Gianni Bugno ha dichiarato: "Siamo consapevoli delle difficoltà che possono incontrare gli sponsor e le squadre in questa situazione di emergenza, restiamo all'ascolto e disposti a trovare anche dei compromessi per il bene dell'intero movimento, ma nello stesso tempo vigiliamo per evitare eventuali speculazioni e operiamo per limitare i disagi che stanno incontrando i corridori e le loro famiglie. Accettiamo l'elasticità chiesta dall'Aigcp, ma naturalmente i regolamenti dovranno essere rispettati. Non è accettabile la decurtazione importante dei salari senza fornire le prove che attestino l'incapacità al rispetto dei contratti. Ed è auspicabile che tutti cercheremo le migliori soluzioni per non lasciare a piedi atleti, membri del personale e in generale tutte le persone che vivono di ciclismo". 

11.40 - Il premier della Slovenia, Janez Jansa attacca il presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin: "Far giocare Atalanta-Valencia a Milano è stata una decisione irresponsabile e criminale, un'autentica bomba biologica". 

11.31 - Il brasiliano del Flamengo, Gerson (ex Roma) ha donato cibo a 200 famiglie della favela di cui è originario, nella località carioca di Nova Iguaçu. 

11.23 - L'ex calciatore olandese Arjen Robben racconta al sito ufficiale del Bayern Monaco: "Mia moglie sentiva una forte pressione ai polmoni e aveva problemi respiratori, una brutta situazione che non si è risolta in un paio di giorni. Ora sono molto felice che stia migliorando, l'ultimo test è stato negativo, si sente sempre meglio, ma è stata davvero molto dura". 

11.18 - L'ex portiere argentino Hugo 'El Loco' Gatti, 75 anni, è stato dimesso dall'ospedale di Madrid, dove era ricoverato perché affetto da Covid-19. 

11.05 - Domani era in calendario Milan-Juventus a San Siro. Secondo Tuttosport, la chiusura degli stadi per il resto della stagione costerà tra i 15 e 20 milioni di euro al club rossonero. 

10.59 - Il Mattino fa il punto sulla questione stipendi in casa Napoli, con le possibili scelte di De Laurentiis. Un'ipotesi è il taglio di un mese e mezzo, una soluzione che potrebbe essere condivisa tra il club e i calciatori. Lo stipendio di marzo è ancora in sospeso (il club ha ancora tempo per pagarlo) in attesa proprio che venga affrontato il tema tagli. Il presidente ne parlerà in maniera concreta con il capitano Insigne e con gli altri azzurri in questa fase di stop all'attività. Le indicazioni della Lega di A sono state di 4 mesi di taglio, se i campionati non riprendessero più, e di due nel caso di ripresa: ecco perché una via di mezzo potrebbe essere il taglio di un mese e mezzo. Gli azzurri sono rimasti tutti in città compresi gli stranieri, rispettando in pieno le indicazioni del club. 

10.40 - La Lazio freme, è scattato il conto alla rovescia. Claudio Lotito è stato da sempre uno degli interventisti, ha sempre voluto la ripresa del campionato, la sua linea di pensiero alla fine è stata seguita anche da altri presidenti. E la Uefa ha appoggiato la volontà di non fermare il campionato. Come riporta il Corriere dello Sport, a breve scatterà il conto alla rovescia in casa biancoceleste. Si attenderanno altre due settimane, dopodiché scatteranno le prime visite mediche e i primi controllo per riorganizzare la ripresa degli allenamenti in un Formello sanificato e ristrutturato ad hoc. In giornata è prevista una conference call con il presidente per riorganizzare la vita all'interno del centro sportivo, un altro passo verso la ripresa. 

10.31 - Anche i dirigenti della Roma si uniscono ai sacrifici. Hanno raggiunto infatti l’accordo di rinunciare a una mensilità di stipendio. Intanto, è già partita la cassa integrazione per dei dipendenti di Trigoria. Sarà a rotazione, ma i numeri non sono state decisi, anche perché diversi lavorano a partita Iva. Nella tempistica influirà se e quando la stagione ricomincerà. Secondo la Gazzetta dello Sport, possibile che i calciatori integrino il mancato guadagno. 

10.24 - La Spagna studia come e quando ripartire: le date probabili sono 29 maggio, 6 o 28 giugno. Con tutte le partite in un'unica sede per finire la Liga con 11 giornate in 40 giorni. ​

10.13 - Anche la Cina, dove il campionato è ancora fermo, taglia gli stipendi ai calciatori. L'annuncio è stato dato dalla federcalcio cinese e la misura sarà retroattiva, a partire dallo scorso 1° marzo. ​

10.02 - Il Giornale applaude l'organizzazione tedesca dello Schalke, che fa la spesa per i propri calciatori. ​​

9.58 - Gli arbitri si preparano alla ripartenza: sessioni video con il designatore Rizzoli e analisi degli episodi delle ultime giornate di campionato. La Stampa aggiunge che, sempre in caso di riprese della Serie A, bisogna ancora sciogliere il nodo dell'utilizzo del Var. ​

9.45 - Il Milan garantisce impegno e risorse per la squadra femminile, anche quando la crisi del Coronavirus sarà alle spalle. E' il contenuto del videomessaggio che l'ad del club, Ivan Gazidis, ha inviato oggi alle calciatrici e allo staff rossonero per rassicurare tutti sul futuro di un movimento che dalla scorsa estate, anche grazie al boom per il Mondiale, era in netta crescita. Lo riporta l'ANSA. 

9.36 - Nella riunione in videoconferenza di ieri con le componenti della Federcalcio si è parlato di una possibile proroga per l'iscrizione ai prossimi campionati: giovedì è in agenda un nuovo vertice in tal senso. Intanto è sempre aperto lo scontro tra la Lega Serie A e l'Assocalciatori sul taglio degli stipendi. La Gazzetta dello Sport raccoglie il parere dell'avvocato Massimo Zaccheo, esperto di diritto societario: "Non c’è obbligo di pagare chi non va in campo o non si allena". 
Un altro avvocato, Marcello Giustiniani ha commentato al Corriere della Sera: "Tagli stipendi, utili accordi su stop e ripresa. Per club e giocatori meglio gestire i due momenti assieme". 

9.23 - Il Governo è pronto a prolungare ancora il lockdown fino a inizio maggio. Il presidente della Figc, Gravina tratta con il ministro dello Sport, Spadafora per ottenere una deroga e poter effettuare le visite mediche a fine aprile e poi riprendere gli allenamenti a inizio maggio, ipotizzando la ripresa del campionato il 31 maggio o il 3 giugno. Martedì la Federcalcio riunirà di nuovo la Commissione medico-scientifica per recepire le loro indicazioni, che verranno integrate con quelle delle Leghe. 

9.15 - Il mondo del calcio italiano è deluso dall'ultimo decreto legge di supporto all'economia da parte del governo: nessun fondo straordinario e niente ok ad accordi commerciali con le agenzie di scommesse. Per le società dilettantistiche ci sono 100 milioni di euro da prendere in prestito a tasso zero dal Credito Sportivo, le altre potranno contare su finanziamenti garantiti da parte dello Stato e sulla possibilità di ricapitalizzare entro dicembre le perdite oltre una certa percentuale. Sempre secondo il Corriere dello Sport, c'è attesa per la cassa integrazione in deroga per i redditi fino a 50mila euro lordi annui e per la proroga del termine di versamenti, ritenute e contributi già sospesi a marzo. 

9.01 - Il direttore tecnico dell'Udinese, Pierpaolo Marino ha dichiarato in un'intervista a La Repubblica: "La Serie A non ripartirà. Sono molto preoccupato e realista, stiamo combattendo contro un nemico che sta vincendo: non si può pensare che basti l'abrogazione di un decreto per riprendere come niente fosse. Ho sempre fatto riferimento a quello che accadeva in Cina, non mi risulta che abbia ancora deciso come e quando tornare a giocare. Oggi non dobbiamo pensare a ricominciare il prima possibile, ma a ricominciare, che è ben diverso. Il calcio sa sempre riequilibrarsi, benché in uno scenario economico devastante: non ne uscirà indenne, ma pagherà in misura minore rispetto ad altri settori industriali. L'importante è non mettere in pericolo anche la prossima stagione. Noi all'Udinese non credo che ricorreremo alla cassa integrazione per i dipendenti, i loro stipendi, ma quelli dei giocatori. Mi preoccupo molto quando sento parlare i rappresentanti dell'Assocalciatori". 

8.57 - L'attaccante del Sassuolo, Ciccio Caputo ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Il mio messaggio del 9 marzo ('Andrà tutto bene #Restate a casa') sorprese anche mia moglie, ora penso già alla dedica della rinascita. Quando tornerò a segnare, preparerò un altro cartello: 'Che bello poterci abbracciare tutti di nuovo' o un'altra frase che mi farò venire in mente in queste settimane. Medici e infermieri eroici". 

8.44 - L'amministratore delegato del Monza (serie C), Adriano Galliani ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Giocare in estate e poi campionato da inizio 2021, si può fare. Le annate devono concludersi sul campo per regolarità sportiva, però non ha senso affrettarsi con la pandemia in corso". 

8.32 - Il patron del Perugia (serie B), Massimiliano Santopadre ha dichiarato in un'intervista al Corriere dello Sport: "Il vero rischio è il fallimento. Molti presidenti non potranno più ricapitalizzare le società perché le loro aziende sono state travolte dalla crisi". 

8.26 - Il difensore dell'Atalanta, Mattia Caldara ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Le nostre vite cambieranno, ma sarà un processo in vari step. Uno dei più importanti, quando saremo certi di un vaccino sicuro. Non vedo l'ora di poterci ancora abbracciare dopo un gol, senza pensare che può essere pericoloso. La curva del contagio sembra in calo: sarà quando sarà, ma credo che si debba finire e si potrà finire. Anche le coppe, magari con degli spareggi o partita secche, se necessario. Giochiamo anche tutta l’estate: no problem, anzi. Quanto agli ingaggi, è un momento difficile: ognuno deve fare la sua parte".