19.30 - Conte: "Firmato DCPM, proroga chiusura fino al 3 maggio" LEGGI QUI
18.00 - La Protezione civile ha comunicato, nella consueta conferenza stampa, i numeri odierni dell'emergenza coronavirus: sono 3.951 i nuovi contagi con un incremento di 1396 casi positivi in più rispetto a ieri, mentre continuano a calare i numeri negli ospedali, con 108 che sono usciti oggi dalla terapia intensiva, e 157 in meno tra i ricoverati con sintomi. Sono invece 570 i nuovi decessi, mentre sono 1985 i nuovi guariti.
17.20 - Economisti, giuristi e scienziati. Secondo quanto riporta Repubblica nella sua versione on-line il Governo sta studiando un gruppo di lavoro con deleghe ministeriali e il un mandato di ricostruire il Paese. In pole position per presiedere questo "comitato" c'e' Vittorio Colao, manager internazionale ed ex amministratore delegato di Vodafone. "Per la per la costituzione di questa task force - scrive Repubblica - sono stati consultati sia i partiti che compongono la maggioranza, sia il Quirinale".
Il presidente della Fia, Jean Todt commenta: "Stiamo vivendo una situazione tragica con gente che lotta per curare gli altri e gente che lotta per sopravvivere. E noi siamo qui nel nostro piccolo mondo, cercando di risolvere problemi che non si sono mai presentati prima. Così come è scoppiata, la pandemia finirà. A Wuhan in Cina la vita è ripartita, succederà anche da noi. Credo da giugno in poi e allora a luglio forse si potrà correre".
11.59 - Dopo una videoconferenza con il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, il presidente e il direttore generale della federciclismo, Renato Di Rocco e Paolo Pavoni annunciano che gli allenamenti in strada per gli atleti professionisti non potranno ricominciare prima della fine del mese di aprile.
Intanto il presidente dell'Associazione Internazionale dei Corridori, Gianni Bugno ha dichiarato: "Siamo consapevoli delle difficoltà che possono incontrare gli sponsor e le squadre in questa situazione di emergenza, restiamo all'ascolto e disposti a trovare anche dei compromessi per il bene dell'intero movimento, ma nello stesso tempo vigiliamo per evitare eventuali speculazioni e operiamo per limitare i disagi che stanno incontrando i corridori e le loro famiglie. Accettiamo l'elasticità chiesta dall'Aigcp, ma naturalmente i regolamenti dovranno essere rispettati. Non è accettabile la decurtazione importante dei salari senza fornire le prove che attestino l'incapacità al rispetto dei contratti. Ed è auspicabile che tutti cercheremo le migliori soluzioni per non lasciare a piedi atleti, membri del personale e in generale tutte le persone che vivono di ciclismo".
11.31 - Il brasiliano del Flamengo, Gerson (ex Roma) ha donato cibo a 200 famiglie della favela di cui è originario, nella località carioca di Nova Iguaçu.
11.23 - L'ex calciatore olandese Arjen Robben racconta al sito ufficiale del Bayern Monaco: "Mia moglie sentiva una forte pressione ai polmoni e aveva problemi respiratori, una brutta situazione che non si è risolta in un paio di giorni. Ora sono molto felice che stia migliorando, l'ultimo test è stato negativo, si sente sempre meglio, ma è stata davvero molto dura".
11.05 - Domani era in calendario Milan-Juventus a San Siro. Secondo Tuttosport, la chiusura degli stadi per il resto della stagione costerà tra i 15 e 20 milioni di euro al club rossonero.
10.59 - Il Mattino fa il punto sulla questione stipendi in casa Napoli, con le possibili scelte di De Laurentiis. Un'ipotesi è il taglio di un mese e mezzo, una soluzione che potrebbe essere condivisa tra il club e i calciatori. Lo stipendio di marzo è ancora in sospeso (il club ha ancora tempo per pagarlo) in attesa proprio che venga affrontato il tema tagli. Il presidente ne parlerà in maniera concreta con il capitano Insigne e con gli altri azzurri in questa fase di stop all'attività. Le indicazioni della Lega di A sono state di 4 mesi di taglio, se i campionati non riprendessero più, e di due nel caso di ripresa: ecco perché una via di mezzo potrebbe essere il taglio di un mese e mezzo. Gli azzurri sono rimasti tutti in città compresi gli stranieri, rispettando in pieno le indicazioni del club.
10.24 - La Spagna studia come e quando ripartire: le date probabili sono 29 maggio, 6 o 28 giugno. Con tutte le partite in un'unica sede per finire la Liga con 11 giornate in 40 giorni.
10.13 - Anche la Cina, dove il campionato è ancora fermo, taglia gli stipendi ai calciatori. L'annuncio è stato dato dalla federcalcio cinese e la misura sarà retroattiva, a partire dallo scorso 1° marzo.
9.58 - Gli arbitri si preparano alla ripartenza: sessioni video con il designatore Rizzoli e analisi degli episodi delle ultime giornate di campionato. La Stampa aggiunge che, sempre in caso di riprese della Serie A, bisogna ancora sciogliere il nodo dell'utilizzo del Var.
9.45 - Il Milan garantisce impegno e risorse per la squadra femminile, anche quando la crisi del Coronavirus sarà alle spalle. E' il contenuto del videomessaggio che l'ad del club, Ivan Gazidis, ha inviato oggi alle calciatrici e allo staff rossonero per rassicurare tutti sul futuro di un movimento che dalla scorsa estate, anche grazie al boom per il Mondiale, era in netta crescita. Lo riporta l'ANSA.
Un altro avvocato, Marcello Giustiniani ha commentato al Corriere della Sera: "Tagli stipendi, utili accordi su stop e ripresa. Per club e giocatori meglio gestire i due momenti assieme".
9.23 - Il Governo è pronto a prolungare ancora il lockdown fino a inizio maggio. Il presidente della Figc, Gravina tratta con il ministro dello Sport, Spadafora per ottenere una deroga e poter effettuare le visite mediche a fine aprile e poi riprendere gli allenamenti a inizio maggio, ipotizzando la ripresa del campionato il 31 maggio o il 3 giugno. Martedì la Federcalcio riunirà di nuovo la Commissione medico-scientifica per recepire le loro indicazioni, che verranno integrate con quelle delle Leghe.
8.44 - L'amministratore delegato del Monza (serie C), Adriano Galliani ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Giocare in estate e poi campionato da inizio 2021, si può fare. Le annate devono concludersi sul campo per regolarità sportiva, però non ha senso affrettarsi con la pandemia in corso".
8.26 - Il difensore dell'Atalanta, Mattia Caldara ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Le nostre vite cambieranno, ma sarà un processo in vari step. Uno dei più importanti, quando saremo certi di un vaccino sicuro. Non vedo l'ora di poterci ancora abbracciare dopo un gol, senza pensare che può essere pericoloso. La curva del contagio sembra in calo: sarà quando sarà, ma credo che si debba finire e si potrà finire. Anche le coppe, magari con degli spareggi o partita secche, se necessario. Giochiamo anche tutta l’estate: no problem, anzi. Quanto agli ingaggi, è un momento difficile: ognuno deve fare la sua parte".