Ilbianconero.com segue in diretta le notizie più importanti che riguardano la pandemia di coronavirus, in Italia e all'estero:

20.24 - Il Viminale teme proteste sociali: supermercati sotto scorta nel Sud Italia, dove abbonda il lavoro in nero. Da ieri mattina polizia, carabinieri e guardia di finanza stazionano davanti agli ipermercati di Palermo in Sicilia. Giovedì pomeriggio un gruppo organizzato si è presentato alle casse di un punto vendita Lidl con i carrelli pieni di provviste al grido: "Basta stare a casa, non abbiamo soldi per pagare, dobbiamo mangiare". Altri episodi in Campania, dove dei sacchetti della spesa sono stati scippati per strada, oltre ai continui taccheggi di merce sugli scaffali e alle rapine ai punti vendita aperti. In Puglia a Bari l'assessora Francesca Bottaloci è dovuta andare di persona a portare due pacchi della spesa a una famiglia che aveva postato un video mentre gridavano dal balcone di casa: "Non abbiamo più soldi, non abbiamo più niente. Venite a vedere". 

Coronavirus, Lapo: 'Uniti ce la faremo, Conte il nostro allenatore'
19.57 - Situazione drammatica per le Rsa e i centri diurni in provincia di Bergamo, che negli ultimi venti giorni hanno visto oltre 600 decessi su 6400 posti letto. Quasi 2mila operatori s 5mila risultano assenti per malattia, quarantena o isolamento. ​

18.20 - In Italia il numero di vittime collegate al Coronavirus ha superato quota 10mila: 10.023 è il numero esatto. Torna in conferenza stampa Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile, e racconta l'ultimo bollettino: sono 889 i pazienti deceduti nelle ultime 24 ore, meno di ieri quando le vittime sono state 919, raggiungendo il numero più alto dall’inizio dell’epidemia in Italia. I casi totali sono arrivati invece a 92.472. Tra questi i pazienti attualmente positivi sono 70.065. Ieri i pazienti positivi erano 66.414. 3651, i nuovi contagi.

18.00 - Il bollettino dalla Lombardia: i casi positivi sono 39.415, i ricoverati 11.152 (15 più di ieri); di questi 1.319 in terapia intensiva, 961 dimessi. I deceduti sono 542 in più di ieri, 5.944 dall'inizio dell'epidemia. Secondo quanto raccontato, sono in calo le telefonate al 112 e degli accessi al Pronto soccorso. Si attende il bollettino generale.

16.30 - Lamorgese, Ministro Interno: '3 aprile troppo presto per riaprire, sono preoccupata'. Qui, le parole dal Viminale

15.00 -
Coronavirus, Zanda: 'Europa non ci aiuta? Diamo in pegno Montecitorio'. Leggi qui le parole del deputato del PD.

13.40 
Dagli Stati Uniti arriva l'allarme: secondo il New York Times, infatti, la città della Grande Mela potrebbe diventare peggio di Wuhan o della Lombardia. 

11.40 Secondo la Johns Hopkins University, i casi di contagio nel mondo sono 601.478.

10.32 - 
Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud, ha parlato a Repubblica: "Reddito di cittadinanza? Volevamo migliorarlo già prima del coronavirus, adesso diventa indispensabile. Rivedendo i vincoli patrimoniali, chi ha una casa familiare o dei risparmi in banca che non vuole intaccare oggi non può accedervi. Ricevo migliaia di lettere di persone disperate. Alcune sono strazianti come quelle di chi vive la tragedia sanitaria. Vanno stigmatizzati gli assalti ai supermercati, ma bisogna anche dire che molti allo stremo si rivolgono proprio alle forze dell’ordine, ai sindaci, alle istituzioni insomma. Ora conta superare l’emergenza sanitaria, sconfiggere l’epidemia. Per questo bisogna stare a casa. Ma chi è a casa deve poter mangiare.

10.15 - Sono 54 i nuovi casi di coronavirus in Cina: lo rende noto la Commissione nazionale per la salute. 

10.07 - Emmanuel Macron, presidente francese, ha rilasciato un'intervista all'agenzia AFP: "Non voglio un'Europa egoista e divisa. La Francia è al fianco dell'Italia. Non supereremo questa crisi senza un'unità europea". 

10.00 - Il Governo studia nuove misure per contenere i contagi da Covid-19: secondo il Corriere della Sera, la chiusura verrà confermata per altre due settimane oltre il 3 aprile. Potrebbero però esserci minime deroghe per le aziende. Il 3 aprile verrà firmato un nuovo Dpcm che confermerà le attuali misure fino al 18 aprile.

09.50 - Giuseppe Sala, sindaco di Milano, parla al Corriere della Sera: "Milano ha il dovere per sé stessa e per il sistema sanitario di resistere. La guerra non è affatto finita, però permettetemi di dire che i milanesi si stanno comportando bene e di questo li ringrazio. Da parte mia sto cominciando a pensare come sarà la ripartenza. Va fatto un piano per gli spazi di grande concentrazione, dallo stadio ai cinema. Pensiamo a San Siro. Non è solo il fatto di essere seduti uno di fianco all’altro, ma penso ai grandi assembramenti all’ingresso per i controlli. Fino a oggi sulla tutela della salute ha prevalso la sicurezza. Bisognerà cambiare. Vale per il macro come per il micro. Niente sarà come prima, ma vedremo se qualcosa diventerà meglio di prima".