19.45 - Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, spiega la posizione attuale in merito al ritorno in campo per il nostro campionato: "Le prossime settimane saranno fondamentali per capire come evolve la situazione sanitaria e capire come, se e quando potremo riaprire le competizioni sportive di ogni livello" Leggi qui

19.30 -
I numeri dell'emergenza coronavirus in Piemonte: 815 nuovi positivi, 82 decessi. Leggi qui

18.15 -
 Ecco i numeri odierni dell'emergenza coronavirus, come pubblicati di consueto nella quotidiana conferenza stampa della Protezione civile:
- Positivi 106 607 (1189 in più di ieri)
- Pazienti in terapia intensiva: 20 186 (143 in meno rispetto a ieri)
 - 750 persone in meno ricoverate con sintomi
Coronavirus, Agroppi: 'Non mi manca non vedere la Juve in campo'
- 72% in isolamento senza sintomi
- 525 nuovi deceduti
- 40 164 guariti, 2072 in più rispetto a ieri. ​
- 61 000 tamponi effettuati oggi, record dall'inizio della pandemia.

18.00 - Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte: "Il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione". Leggi qui

15.40 - Le compagnie aeree a rischio crac, come scrive Repubblica: "Il trasporto aereo potrebbe ridecollare con il sedile di mezzo vuoto mentre le regole di distanziamento renderanno impossibili imbarchi e sbarchi "ammassati" come quelli previsti da Ryanair, Easyjet & C. per tenere i velivoli al suolo solo 20-25 minuti. I big del settore hanno liquidità in cassa ma senza aiuti statali (garantiti alle ex compagnie di bandiera) i prossimi mesi saranno decisivi per la loro sopravvivenza"​

13.30 - Una nota per rispondere a Giovanni Malagò. Tramite un comunicato ufficiale, la Lega Serie A "manifesta stupore per la leggerezza e l'ingerenza del Presidente del Coni Giovanni Malagò nel descrivere, in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport, i rapporti tra la stessa Lega e i licenziatari dei diritti televisivi". Leggi qui.

13.00 - 
Tra tecnologia e natura: è la storia di Giulio Giovannini, un bambino di 12 anni che vive a Scansano, in provincia di Grosseto. L'emergenza coronavirus ha costretto le scuole a chiudere i battenti da quasi due mesi: spazio alle lezioni online, con videochiamate insieme a professori e compagni. Giulio, però, aveva problemi: a casa sua non funziona la rete telefonica e Internet. "A casa non riusciamo nemmeno a mandare una foto su WhatsApp" racconta Gloria, la mamma, a Repubblica. "E' un problema che abbiamo segnalato mesi fa e per cui ora siamo in causa. Sappiamo che il guasto è importante, ma spero che venga risolto presto". 

12.30 -  In Gran Bretagna si va verso proroga 3 settimane lockdown L’annuncio ufficiale arriverà nella consueta conferenza stampa serale a Downing Street, ma la decisione sembra scontata. E’ quanto viene anticipato dai media britannici, in vista della riunione di oggi pomeriggio del comitato di emergenza Cobra, presieduta dal ministro degli Esteri Dominic Raab, nel suo ruolo di supplente del premier Boris Johnson.

11.00 Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha chiesto scusa all’Italia durante il suo intervento al Parlamento Europeo: "È vero che molti erano assenti quando l'Italia ha avuto bisogno di aiuto all'inizio di questa pandemia. Ed è vero, l'Ue ora deve presentare una scusa sentita all'Italia, e lo fa".

10.30 – Anthony Fauci, consigliere della Casa Bianca e uno dei più grandi esperti di virus ed epidemia, ha parlato della possibile ripresa delle competizioni sportive: “Si allo sport nel 2020, ma a porte chiuse. Nessuno potrà andare allo stadio o al palazzetto,
 
10.15 – Il CEO del Bayern Monaco Monaco Karl Heinz Rummenigge ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato della ripresa degli allenamenti, cosa già fatta da diversi club di Bundesliga: “Il calcio tedesco soffre e aspetta, come tutto il mondo calcistico. Ma da una settimana abbiamo il permesso di allenarci in piccoli gruppi di 4-5 giocatori”
 
10.00 Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha fatto un passo indietro rispetto alla richiesta al governo di avviare la Fase 2 dal 4 maggio: "Sono stato mal interpretato: non ci permettiamo di parlare di attività produttive, che sono competenza del governo centrale, sottratta a ogni nostra possibile valutazione. Noi parliamo di graduale ripresa delle attività ordinarie che sarà concordata con il governo".
 
9.40 – direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità Giovanni Rezza, ha parlato alla trasmissione di Rai3 Agorà“I test sierologici non danno un patentino di immunità. I vari test, se sono affidabili ci dicono solo se una persona ha sviluppato o no degli anticorpi contro il virus. E devono essere eventualmente accompagnati da un tampone. Questo parlare di Fase 2 deve tenere conto del fatto che attualmente siamo ancora in Fase 1 quindi qualsiasi attività riprenda deve essere fatta nel massimo della sicurezza. La politica deve decidere qual è il rischio accettabile”
 
9.20 – Secondo quando riporta La Gazzetta dello Sport, Juve, Milan, Cagliari, Lazio, Napoli e Lecce non avranno problemi nel riprendere le attività nel proprio centro sportivo, avendo anche un hotel abbastanza grande per ospitare squadra e staff. Inter, Roma, Atalanta e Parma hanno centri sportivi grandi ma un numero di camere non sufficiente. Genoa, Sampdoria, Torino, Spal, Bologna, Sassuolo, Udinese, Verona, Fiorentina e Brescia sono destinate, invece, all’albergo.

9.00 – L’ultimo aggiornamento del sito della Johns Hopkins University, riporta che negli Usa i morti di coronavirus hanno superato i 28 mila (28.326), i casi di contagio i 636 mila (636.350). 

8.50 – Stando a quanto riportano gli organi di stampa, la nuova idea della Lega sarebbe quella di ripartire con la Coppa Italia, dando il via alla ripresa dunque con le semifinali di ritorno Napoli-Inter e Juve-Milan il 27 e il 28 maggio

8.30 – La Figc prepara le condizioni per la ripartenza della Serie A, predisponendo grazie al comitato medico scientifico un protocollo da sottoporre alle squadre per riprendere gli allenenti. Stando a quanto il Corriere dello Sport, si stanno cercando hotel in cui blindare le squadre che non hanno a disposizione un centro sportivo con stanze, e allo stadio sarà consentito l’ingresso al massimo di 240 persone