19.30 - I numeri dell'emergenza coronavirus in Piemonte: 815 nuovi positivi, 82 decessi. Leggi qui
18.15 - Ecco i numeri odierni dell'emergenza coronavirus, come pubblicati di consueto nella quotidiana conferenza stampa della Protezione civile:
- Positivi 106 607 (1189 in più di ieri)
- Pazienti in terapia intensiva: 20 186 (143 in meno rispetto a ieri)
- 750 persone in meno ricoverate con sintomi
- 525 nuovi deceduti
- 40 164 guariti, 2072 in più rispetto a ieri.
- 61 000 tamponi effettuati oggi, record dall'inizio della pandemia.
18.00 - Alberto Cirio, presidente Regione Piemonte: "Il nostro Paese ha bisogno di ripartire, ne hanno bisogno le nostre aziende, le nostre famiglie, i nostri territori. Questa è una consapevolezza che tutti abbiamo, ma è anche necessario non abbassare la guardia nei confronti di questo virus e dei suoi rischi di propagazione". Leggi qui
15.40 - Le compagnie aeree a rischio crac, come scrive Repubblica: "Il trasporto aereo potrebbe ridecollare con il sedile di mezzo vuoto mentre le regole di distanziamento renderanno impossibili imbarchi e sbarchi "ammassati" come quelli previsti da Ryanair, Easyjet & C. per tenere i velivoli al suolo solo 20-25 minuti. I big del settore hanno liquidità in cassa ma senza aiuti statali (garantiti alle ex compagnie di bandiera) i prossimi mesi saranno decisivi per la loro sopravvivenza"
13.00 - Tra tecnologia e natura: è la storia di Giulio Giovannini, un bambino di 12 anni che vive a Scansano, in provincia di Grosseto. L'emergenza coronavirus ha costretto le scuole a chiudere i battenti da quasi due mesi: spazio alle lezioni online, con videochiamate insieme a professori e compagni. Giulio, però, aveva problemi: a casa sua non funziona la rete telefonica e Internet. "A casa non riusciamo nemmeno a mandare una foto su WhatsApp" racconta Gloria, la mamma, a Repubblica. "E' un problema che abbiamo segnalato mesi fa e per cui ora siamo in causa. Sappiamo che il guasto è importante, ma spero che venga risolto presto".
11.00 – Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha chiesto scusa all’Italia durante il suo intervento al Parlamento Europeo: "È vero che molti erano assenti quando l'Italia ha avuto bisogno di aiuto all'inizio di questa pandemia. Ed è vero, l'Ue ora deve presentare una scusa sentita all'Italia, e lo fa".
10.15 – Il CEO del Bayern Monaco Monaco Karl Heinz Rummenigge ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, in cui ha parlato della ripresa degli allenamenti, cosa già fatta da diversi club di Bundesliga: “Il calcio tedesco soffre e aspetta, come tutto il mondo calcistico. Ma da una settimana abbiamo il permesso di allenarci in piccoli gruppi di 4-5 giocatori”
10.00 – Attilio Fontana, governatore della Lombardia, ha fatto un passo indietro rispetto alla richiesta al governo di avviare la Fase 2 dal 4 maggio: "Sono stato mal interpretato: non ci permettiamo di parlare di attività produttive, che sono competenza del governo centrale, sottratta a ogni nostra possibile valutazione. Noi parliamo di graduale ripresa delle attività ordinarie che sarà concordata con il governo".
9.20 – Secondo quando riporta La Gazzetta dello Sport, Juve, Milan, Cagliari, Lazio, Napoli e Lecce non avranno problemi nel riprendere le attività nel proprio centro sportivo, avendo anche un hotel abbastanza grande per ospitare squadra e staff. Inter, Roma, Atalanta e Parma hanno centri sportivi grandi ma un numero di camere non sufficiente. Genoa, Sampdoria, Torino, Spal, Bologna, Sassuolo, Udinese, Verona, Fiorentina e Brescia sono destinate, invece, all’albergo.
8.50 – Stando a quanto riportano gli organi di stampa, la nuova idea della Lega sarebbe quella di ripartire con la Coppa Italia, dando il via alla ripresa dunque con le semifinali di ritorno Napoli-Inter e Juve-Milan il 27 e il 28 maggio
8.30 – La Figc prepara le condizioni per la ripartenza della Serie A, predisponendo grazie al comitato medico scientifico un protocollo da sottoporre alle squadre per riprendere gli allenenti. Stando a quanto il Corriere dello Sport, si stanno cercando hotel in cui blindare le squadre che non hanno a disposizione un centro sportivo con stanze, e allo stadio sarà consentito l’ingresso al massimo di 240 persone