Ogni squadra che arriva lontano nelle competizioni italiane, come la Coppa Italia e la Supercoppa, aggiunge al proprio calendario ulteriori 5 e 2 partite rispettivamente. Ma è l'Europa a rappresentare il banco di prova più impegnativo. Con il nuovo formato delle competizioni europee voluto dall'UEFA a partire dal 2024-2025, le squadre potrebbero disputare un numero significativamente maggiore di partite. Una finalista di Champions League potrebbe affrontare fino a 13 incontri, mentre una squadra partita dai playoff di Europa League o Conference League potrebbe arrivare fino a 15 partite. Questo nuovo format comporterebbe un aumento sostanziale degli incontri, con un club potenzialmente impegnato in 17 partite, rappresentando un aumento del 30% rispetto alle stagioni precedenti.
Cosa può accadere a Inter e Juventus
Questo scenario mette in evidenza la questione dell'eccessiva carico di partite per i giocatori. Nel 2020-2021, l'esempio di Pedri, centrocampista del Barcellona, che ha disputato ben 73 partite rappresentando anche la Spagna ai Giochi Olimpici di Tokyo, è stato emblematico. Tuttavia, questo intenso calendario ha inevitabilmente avuto un impatto sulla sua resistenza fisica, tanto che nella stagione successiva ha dovuto fermarsi 4 volte, saltando ben 41 partite.
In totale, si potrebbero ipotizzare fino a 81-82 partite per un giocatore, 88 includendo le Olimpiadi. Questo significa praticamente disputare due stagioni in una, con il rischio di un sovraccarico fisico e mentale per i giocatori coinvolti.
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