L'ammissione di Rocchi: sbagliata la scelta in Supercoppa
AIA, i due schieramenti contrapposti
La faida interna che s’è aperta, come sempre avviene nei mesi pre-elettorali ma mai a questi livelli, si sta ripercuotendo sulla serenità dell’intero mondo arbitrale, non solo in serie A. Gli schieramenti in campo, si legge, sono abbastanza delineati: nel ruolo di sfidante, l’ex presidente dell’AIA Trentalange. Dall’altra, più che l’attuale governance (il presidente Pacifici e il suo vice, il Richelieu Zaroli, che pure non vorrebbero mollare, l’appetito vien mangiando...) ci sarebbe la coppia Rocchi-Orsato. Il problema, però, è conciliare tutto questo con l’attività tecnica ancora in corso, perché è abbastanza chiaro e lampante che assicurarsi o entrare nelle grazie dell’uno o dell’altro potrebbe valere un pezzo di futuro. Ecco il problema.
AIA, possibile commissariamento?
Per uscire dall’impasse, entrambi gli schieramenti hanno una carta in mano: quella di far scattare il commissariamento dell’AIA. Il governo dell’AIA è composto da nove membri, il presidente, il vicepresidente e 7 componenti del Comitato Nazionale. Gli schieramenti sono - dall’inizio - divisi e opposti ed in guerra fra loro, riferisce il Corriere dello Sport. Facendo cadere il governo darebbero al presidente Gravina lo scettro per scegliere il commissario. In molti indicano lo stesso Rocchi il “nume tutelare” (non è un mistero che il suo obiettivo, dopo l’area tecnica, sia fare il presidente, ce l’aveva già quando arbitrava), a via Allegri sono in attesa, non è detto lascino all’attuale designatore l’area tecnica.