BILANCI DEL CALCIO - "I bilanci del calcio sono più affascinanti: i concetti sono gli stessi, ma declinati con delle specificità. Prenda le plusvalenze: non sono così importanti nelle normali società, che solo periodicamente vendono un macchinario o un altro bene strumentale. Nel pallone non conta solo il bilancio? È un’altra cosa che si evidenza: negli altri settori, è facile dire chi è il più bravo, cioè quello che ha più utili. Ai tifosi invece non interessa che il bilancio sia bello, perché l’obiettivo è vincere. Se c'è un ma? Quel che stanno dicendo tutti: raggiungere la sostenibilità finanziaria, senza pregiudicare la competitività sportiva. Obiettivo affascinante, ma difficilissimo".
JUVENTUS CON INGAGGI AL TOP - "Mah, intanto, e per fortuna, il calcio non è una scienza esatta, altrimenti la Juve vincerebbe sempre. Certo, l’aspetto economico è fondamentale per vincere, anche se non basta: guardi il Psg".
COSA PREOCCUPA L'INTER - "Sicuramente il debito finanziario. Il dibattito sul totale dei debiti invece è ridicolo perché dipende dalle spalle che ognuno ha. Il rapporto tra debito finanziario e ricavi è troppo alto, quello è il tema dei nerazzurri".
DIFFERENZA CON LA JUVE - "La proprietà dell’Inter ha dovuto rinunciare alla restituzione dei prestiti fatti al club, che è uguale agli aumenti di capitali della Juve, ma la vera differenza la fa la provenienza dei soldi: per la società bianconera sono arrivati dagli azionisti, e non verranno mai chiesti indietro; invece la controllante dei nerazzurri, Suning, si è indebitata. Se non riuscisse a rifinanziare, dovrà cedere la proprietà del club, che ha un valore stimato superiore al miliardo e, quindi, ampiamente sufficiente. Come dico sempre ai tifosi bianconeri, “scordatevi che l’Inter fallisca”".
MILAN - "Sembra avere un management più sensibile al bilancio che ai risultati sportivi: ha i conti migliori, ma è la squadra che negli ultimi anni ha vinto meno".