Il Corriere dello Sport oggi analizza gli episodi arbitrali della sfida tra Inter e Venezia il cui fischietto era Maria Sole Ferrieri Caputi. Questa l'analisi del quotidiano: 


Inter-Venezia, la moviola


"Nella domenica degli errori grossolani, forse Maria Sole la meno colpevole. Anzi il suo modo di arbitrare molto semplice, con qualche "aiuto" che Rocchi ammette per i giovani arbitri (parliamo di assistenti e quarto uomo) spesso riesce a toglierla dai guai. È il caso della fallo fischiato a Dumfries su Haps un secondo prima che quest'ultimo colpisse il pallone con il braccio sinistro altissimo, ben sopra la testa. I "Filosofi" avrebbero obiettato il contatto minimo, la spinta quasi inesistente epperò spesso sono proprio le cose semplici quelle più vicine alla realtà. Il problema però nasce dopo e non parliamo del rigore che Ferrieri Caputi si era persa per il braccio destro di Sverko sul tiro di Taremi diretto in porta, il SAOT l'ha salvata per fuorigioco di Thuram".

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"Perchè sulla rete (poi annullata al Var per un tocco di mano di Sverko) l'arbitro internazionale di Livorno non ha valutato la dinamica (identica alla precedente) come fallosa, eppure ci sono due braccia appoggiate sulle spalle di Bissek, che gli piegano la testa in avanti (anche se live il contatto sembra meno leggero). Domanda, se non ci fosse quel tocco di mano (non si può segnare un goal con una premessa tale a prescindere dalla punibilità), la rete del Venezia sarebbe stata convalidata? Il Var sarebbe intervenuto? Mah..."