Facendone semplicemente una questione numerica, il centrocampo avrebbe richiesto almeno un'integrazione. Ma alla fine ha prevalso la visione di Massimiliano Allegri, sposata in toto dalla stessa società, come riflette Il Corriere dello Sport: niente colpi in entrata a gennaio per la Juve, meglio puntare sul gruppo costruito e cementato negli ultimi sei mesi, che ha saputo trovare un proprio equilibrio garantendo affidabilità e dimostrando anche interessanti progressi. Una scelta ben precisa, dunque, che chiaramente trova un senso anche considerando il periodo di spending review e risanamento dei conti che ha imposto fin dall'inizio di valutare solo opportunità sostenibili come si è rivelato essere Tiago Djalò.
 

Juve, ora Allegri ha 'due squadre'


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Di fatto, poi, ora Max ha a disposizione "due squadre" per proseguire la corsa allo scudetto e alla Coppa Italia: può infatti contare su un (valido) sostituto per ogni ruolo, con la possibilità di mixare i protagonisti a seconda del momento e dell'avversaria. Ne è la prova la recente esplosione di Kenan Yildiz, tanto prorompente da modificare le gerarchie di un attacco in cui è risultato "superfluo" persino uno come Moise Kean. Inutile, quindi, cercare rinforzi altrove.