Nel frattempo rimbalziamo nelle notizie del momento:
la clamorosa esclusione di Cristiano Ronaldo dal podio del pallone d’oro e l’arrivo di Beppe Marotta all”Inter.
Sono indubbiamente questi due gli argomenti principali da affrontare.
Ronaldo giù dal podio, che ingiustizia!
Che nell’anno del mondiale venga premiato un calciatore rappresentativo di una Nazionale vincente piuttosto che i più forti è cosa che avviene abbastanza di consueto ma la scelta di lasciare Cristiano Ronaldo addirittura fuori dal podio grida vendetta.
Con tutto il rispetto per Varane, il difensore francese senza i gol di Mbappè e Griezmann in Russia e quelli di CR7 in Champions l’unica coppa che probabilmente avrebbe potuto sollevare sarebbe stata quella "del Nonno" al Bar.
Giusto allora premiare Modric, uno che davvero la sua nazione l’ha presa e trascinata quasi al miracolo sportivo. Per Mbappè invece ci sarà tempo in futuro per rifarsi, soprattutto se la sua crescita continuerà ad esser così costante.
Nell’anno della storica rovesciata realizzata allo Juventus Stadium vedere però Cristiano Ronaldo fuori dal podio è un pugno nello stomaco.
Le malelingue (e non solo...) si domandano “ma se giocava ancora nel Real Madrid sarebbe mai successo?”
Marotta sposta gli equilibri
L’altra notizia del momento è sicuramente il passaggio di Beppe Marotta all’Inter.
Non ci voleva molto ad immaginare che uno dei migliori dirigenti italiani sarebbe rimasto a spasso per poco, pochissimo tempo.
Speriamo che la dirigenza juventina abbia fatto correttamente le proprie valutazioni perché l’ex dirigente bianconero è uno che gli equilibri li sposta per davvero.
Ricordo ancora quando quasi 10 anni fa mi arrivò la soffiata che proprio a Marotta sarebbe stato affidato il rilancio della Juve.
A quell’epoca facevo televisione insieme a Luciano Moggi che mi garantì subito, dall’alto della sua esperienza, che era l’uomo giusto per riportare in alto la Vecchia Signora. Non sbagliava.
Deve stare attenta allora la Juve, perché se nell’immediato il vantaggio nei confronti delle rivali è ancora netto ed evidente, con un Beppe Marotta in più l’Inter può veramente provare ad azzerare il Gap nei prossimi anni.
Pochi nel calcio italiano hanno il senso di programmazione e organizzazione dell’ex dirigente juventino. Certo, poi è e sarà sempre il fatturato a fare la differenza, ma Marotta molto ha aiutato la proprietà anche nella crescita finanziaria progressiva con dei colpi strepitosi che hanno generato plusvalenze clamorose nel corso degli anni.
Di certo, soprattutto nell’ultima sessione di mercato, le frizioni con Andrea Agnelli sono state evidenti.
In particolare, voci di corridoio sostengono che lo scambio Higuain Bonucci con il sacrificio di Caldara mai sarebbe stato digerito da Marotta, assolutamente contrario a dare l’ok alla maxi operazione.
Come chi scrive e tantissimi altri d’altronde...
Di Stefano Discreti, per calciomercato.com