Il momento impone grande cautela. La situazione Covid sta condizionando Europa e mondo, ma in Portogallo la crisi è forte. La morsa del Covid stringe e la Juventus si adegua nell’affrontare la trasferta in Portogallo con negozi, bar e ristoranti chiusi, divieto di uscire dalle proprie abitazioni e smartworking obbligatorio per tutti, perché l’arrivo della variante inglese è stato devastante per il Paese. E la media dei contagi negli ultimi 14 giorni è la più alta d’Europa. 

Così la Juve affronta la trasferta e modifica il suo programma: prima di tutto la conferenza stampa di Andrea Pirlo e di un giocatore verrà fatta in streaming a Torino, prima della trasferta, e non a Oporto, qualcosa di inedito anche in questa edizione della Champions. E non solo. Come scrive Tuttosport, "dal Paese lusitano sono arrivate precise raccomandazione sui comportamenti da adottare, soprattutto negli spostamenti: particolare attenzione andrà fatta all’aeroporto, al momento di salire e scendere dall’areo, sul pullman che trasporterà la squadra, e allo stadio. Tra le misure prese dall’autorità portoghese c’è anche l’obbligo dal 31 gennaio, per i passeggeri di voli provenienti dall’Italia, di presentare il certificato di test molecolare con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti all’imbarco: non è un problema per la Juventus e per tutto il gruppo squadra perché ieri sono stati sottoposti a tamponi, come previsto dai protocolli dell’Uefa". La Juventus vivrà nella sua bolla per tutto il periodo e sarà blindata dal momento della partenza per Porto fino al rientro, nella notte tra mercoledì e giovedì. 

Juve, le quote Champions: non c'è tanta fiducia
Cosa cambierà? La Juventus partirà nel tardo pomeriggio, dopo l’allenamento mattutino e il pranzo, e non andrà allo stadio Do Dragão per il consueto sopralluogo sul terreno di gioco, ma direttamente in hotel. Anche domani mattina non è in programma alcuna rifinitura, perché i giocatori si alleneranno nella palestra dell’albergo, per uscire soltanto verso le 19, dopo la riunione tecnica. Da lì via per lo stadio, pronti per scendere in campo.