Che Mario Mandzukic sia un gladiatore, non è certo qualcosa che si scopra oggi. Giocare 108 minuti di pazzesca intensità dopo una lunghissima stagione da assoluto protagonista alla Juventus, lo dimostra ancora una volta. La Croazia ha sconfitto la Danimarca ai calci di rigore, grazie a un monumentale Subasic, in grado di parare ben tre dei penalty avversari. Mandzukic, però, è stato grandissimo protagonista prima della lotteria. In primis con il gol che ha pareggiato i conti, dopo appena quattro minuti di gioco. L'immediato vantaggio siglato da Jorgensen avrebbe potuto dare alla Danimarca la spinta giusta per controllare la partita e, aiutata da una difesa quanto mai solida, chiudere il muro davanti a Schmeichel. Scardinato, però, subito da Mandzukic, che ha rimesso i suoi in carreggiata, ridando speranza e vitalità dopo l'imbarcata iniziale. Una zampata da grande centravanti, dopo una stagione da esterno in bianconero. A dimostrazione che il croato può quel che desidera, quando c'è mentalmente e fisicamente.

JUVE, CHE FAI? - Il futuro di Mandzukic, dopo essere stato tremendamente in bilico nelle prime fasi di questo caldissimo mercato estivo, sembra essersi riallineato con quello della Vecchia Signora. Massimiliano Allegri non ha alcuna intenzione di privarsi della sua duttilità, del suo agonismo e della sua qualità da attaccante oggi più completo che mai. La Juventus ha pensato alla sua cessione, che ora però sembra essere scalata alle spalle di quella di Gonzalo Higuain, sempre più lontano dalla maglia bianconera. Chiunque arrivi al suo posto, da Mauro Icardi ad Alvaro Morata, dovrà giocarsi un posto da titolare con il croato, che per stessa ammissione di Allegri tornerà al centro dell'attacco. Come nella sua Croazia, così nella Juventus: il guerriero Mandzukic non vede l'ora di portare ancora più in alto le proprie squadre, così come i propri limiti.
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