Le accuse nel post partita e un altro video rimasto non svelato fino ad oggi. Juan Cuadrado è entrato nel mirino della critica per la caduta in area nel finale di Juve-Napoli dopo l'incrocio di gambe (non falloso) con Juan Jesus. Accuse e insulti per il colombiano, additato come grande simulatore, come già successo in altre occasioni. Una circostanza semplice in cui diventare bersaglio altrettanto facile. Ma lui, in realtà si è reso protagonista anche di un gesto all'insegna del fair play e della sportività, passato fino ad oggi inosservato e arrivato in risposta a un comportamento deplorevole dei tifosi avversari. Nel secondo tempo di Juve-Napoli, trovandosi a battere un calcio d'angolo sotto il settore dello Stadium occupato dai tifosi ospiti, Cuadrado è stato bersaglio di un lancio di oggetti. Fra questi, un accendino, che lo ha colpito e che il numero 11 della Juventus ha raccolto e allontanato.

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Immediata la polemica sui social, con gli juventini che hanno ricordato ai tifosi del Napoli il famoso caso Alemao, grazie al quale il Napoli ottenne una vittoria a tavolino decisiva per la vittoria dello scudetto nel 1990. Era l'8 aprile del 1990, durante Atalanta-Napoli, Alemao viene sfiorato da una monetina. Il massaggiatore Carmando gli dice: "Stai a terra". Risultato sul campo: Atalanta-Napoli 0-0. Risultato a tavolino: Atalanta-Napoli 0-2. Ed ecco che il paragone è presto fatto e Juan Cuadrado - nonostante gli insulti - ne esce bene.