Le parole di Roberto D'Aversa, allenatore del Parma, nella conferenza stampa alla vigilia del match di domani sera sul campo della Juventus (​QUI i convocati):

BRUCIA ANCORA - "La rabbia dopo la sconfitta col Cagliari non è scemata, per fortuna abbiamo subito una partita che ci permette di ragionare alla successiva. Ho un pessimo rapporto con le sconfitte, probabilmente le scorie le butterò via solo quest'estate, così come tante altre cose inspiegabili successe in questo periodo in cui sono qui, nel quale abbiamo buttato via punti che avrebbero cambiato la classifica".

LA JUVENTUS - "Dovremo affrontarla come abbiamo affrontato il Cagliari e come si deve affrontare ogni singola partita: per fare il massimo. Stiamo cercando di ripartire dopo la partita in Sardegna, sappiamo che stiamo per giocare contro la Juve, quanto sia importante e quanto la tifoseria ci tenga. La Juve è più forte di noi ma va affrontata con massimo impegno. L'obiettivo è motlo difficile ma la matematica non dice che è impossibile".

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LE MOTIVAZIONI - "Giocare subito dopo il ko col Cagliari aiuta. Se dobbiamo star qui a motivare una squadra che gioca in Serie A e che gioca con la Juventus vuol dire che ci sono problemi seri. Alla base di ogni sogno di un giocatore ci sono questi match, non occorrono ulteriori motivazioni".

POCHI GIOCATORI A DISPOSIZIONE - "Col Cagliari abbiamo dominato e avuto occasioni per ampliare il punteggio. Abbiamo delle pause sulla trequarti campo, dove ci posizioniamo troppo bassi: è un aspetto mentale di paura, dovuto alla classifica in cui siamo. Il responsabile del fatto che fino al novantesimo dominiamo e poi non facciamo risultato sono io in primis, non sono stato così bravo a trasmettere che la partita finisce il giorno dopo. Se non è accaduto il responsabile sono io, premesso che si commettono errori che influenzano risultato e classifica. Per quanto riguarda gli infortuni e i cambi obbligati, quello alla lunga comporta il fatto di vincere o meno la partita. Ma io ragiono nel trasmettere la caratteristica di non mollare fino alla fine, è la quinta volta che accade da quando sono qui: significa avere punti che ci avrebbero portato fuori dalla posizione in cui siamo. Mi sento io responsabile".

GIOCARE CON LA JUVE IN QUESTE CONDIZIONI - "Mi auguro di affrontare la partita in maniera più serena. L'ho sempre chiesto alla squadra, che non significa essere cattivi, ma chiaro che se noi quando difendiamo facciamo crossare il Cagliari, non sporchiamo il colpo di testa, queste cose influiscono. Mi auguro che questa situazione ci faccia giocare in maniera più libera. Quando si gioca con la Juve bisogna essere orgogliosi. Dobbiamo rispettare una maglia gloriosa che indossiamo, fino all'ultimo minuto. E non solo in partita, anche nel quotidiano".

CHE JUVE SI ASPETTA - "Una squadra arrabbiata e che vorrà vincere la partita. Se giocassero dall'inizio Ronaldo e Dybala vorranno fare gol, ci aspetteranno come la squadra per fare 3-4 gol e mandarci a casa. Dobbiamo tralasciare le partite passate e restare con il focus sulla partita: loro hanno vinto lo scudetto per nove anni di fila. Stanno avendo difficoltà ma ci sta nel percorso di crescita, hanno cambiato anche allenatore. Noi dobbiamo andare in campo per dare il meglio di noi, anche più del massimo. La Juve ha perso col Benevento, squadra con cui non scambierei nessun mio giocatore con uno loro..."

BRUNO ALVES FUORI - "Ha avuto una situazione familiare e non fa parte dei convocati".