José Maria Minguella, storico super agente catalano che al Barça ha portato Maradona, Stoichkov, Romario, Ronaldo, Rivaldo e Messi, ha parlato a Tuttosport, così. 

ACCUSE - "Non mi piace fare nomi, ma posso dire che affidare a neofiti la direzione sportiva di un grande club come il Barcellona è la causa principale della situazione attuale in cui versa la società: una rosa vecchia, molti giocatori con un livello inferiore a quello necessario e una situazione economica complicata. Il primo è stato quello di prendere Coutinho e Dembélé pensando di poter sostituire Neymar, un fuoriclasse, con due giocatori che non sono dei crack. In quello stesso periodo, offrii al club un certo Mbappé che giocava nel Monaco ed era abbastanza semplice portarlo al Camp Nou, ma mi dissero di no, perdendo così un calciatore unico. A questi si sono aggiunti altri errori che sono alla base della decadenza del Barcellona in Europa. La prova è che non giochiamo una finale di Champions League da cinque anni". 
 
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PJANIC - "Pjanic è un ottimo calciatore con un solo difetto: l'età. Il Barcellona ha già sei titolari con più di 30 anni e non ne puoi aggiungere un altro perché le competizioni sono lunghe e stancanti e, quindi, il fattore fisico è sempre più importante". 
 
ARTHUR - "Non ha il livello necessario per imporsi nel Barça. Setién lo ha fatto giocare soltanto quattro volte e ha dato il permesso al club di venderlo. Questo dovrebbe fargli capire che qui nessuno lo considera insostituibile. Se rimarrà sarà uno dei tanti, se andrà via, nessuno si metterà a piangere". 
 
PROBLEMI BARCELLONA - "Il club ha un buco importante, ma se ne parla poco. E, invece, bisognerebbe dire al socio che si avvicinano tempi duri. E la verità è che senza Messi, la bomba sarebbe già esplosa".