Tre amichevoli non fanno primavera. C'​è sempre diffidenza nell'analizzare il livello di una squadra quando il campionato non ​è ancora cominciato, eppure, dopo meno di un mese di preparazione, si può già azzardare qualche spunto. Con l'incognita mercato sempre aperta, ci sono però alcune annotazioni che lo stesso Maurizio Sarri porterà al vaglia di Fabio Paratici nell'incontro fissato per oggi. Annotazioni di natura tattica che, però, anche lo stesso Ds potrebbe risolvere operando sul mercato.

GOL SUBITI - Quello delle reti concesse, ​è stato forse il cruccio maggiore che la Juventus si ​è portata in dote dal tour asiatico. Paradossalmente però, ​è anche il dato che allarma di meno. Con l'arrivo di De Ligt, l'asticella del reparto difensivo si ​è ulteriormente alzata, ma la storia insegna che serve più tempo che in altre zone di campo per affinare l'intesa. Così, mentre Paratici lavorerà per le corsie laterali - in caso, specialmente, di una partenza illustre, come Cancelo - toccherà a Sarri perfezionare l'intesa tra i centrali. L'infortunio di Chiellini potrebbe rallentare i lavori, ma con la dolce sorpresa Demiral e, appunto, De Ligt e Bonucci, si può iniziare a studiare come subire meno reti possibili. 

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POSSESSO PALLA - Salendo di un gradino, scalando quindi a centrocampo, appaiono forse i primi limiti di questo primo mese di Juventus. Detto che anche qui tempo e mercato potranno ribaltare la situazione, parte dei problemi difensivi sono arrivati proprio per colpa della linea mediana. Basti pensare al primo gol subito con il Tottenham, con Matuidi che ha perso scioccamente un pallone che, quando primavera sarà davvero, sarebbe bene non perdere. La squadra ​è sembrata spaccata, soprattutto nella prima uscita stagionale, ma anche con l'Inter ha fatto vedere limiti nell'uscita palla dal basso. Il rodaggio dei prossimi allenamenti sarà quindi necessario, ma ancor più farà il mercato: non per caso, il nome di Eriksen ​è stato più che mai accostato alla Juventus. Sarebbe il giocatore ideale per dare qualità nella transizione e, talvolta, supportare Pjanic nel palleggio: il bosniaco ​è apparso alquanto isolato. 

I GOL NON MANCANO - Le reti non sono mancate, ma quel che manca ​è ancora il centravanti. Specialmente nella gara con l'Inter, Sarri ha provato ad isolare Ronaldo ed Higuain in fase di non possesso, con Bernardeschi pronto a scivolare a centrocampo per formare una linea a 4 e garantire maggior copertura. Questo, nel momento del recupero palla, ha portato l'esterno italiano a tardare il rientro negli schemi offensivi, lasciando spesso libero lo spazio di mezzo tra Higuain e Ronaldo. Un problema che si può ovviare con Eriksen, ma anche eventualmente con Lukaku -.bravo nella prima pressione. Differenti saranno, invece, i movimenti dell'attacco qualora arrivasse Icardi. Ronaldo tornerebbe a fare l'ala pura, con pregi e difetti, così da lasciare l'area sgombra per la tenacia dell'argentino. Ogni valutazione effettiva, quindi, trova poco spazio in questo fine luglio: come detto però, Sarri avrà ancora da lavorare duramente, soprattutto per far diventare naturali certe indicazioni che, al momento, sono ancora troppo meccaniche. La vera natura del sarrismo, d'altronde, si basa sia sulla tattica sia, elemento indispensabile, sulla fiducia. Nel tecnico, ma anche e soprattutto nei compagni di squadra.