Poi andiamo a vedere le scelte di Pirlo e ci accorgiamo che, anche quando è in preda alla disperazione da infortuni, l’allenatore della Juve non ne utilizza nemmeno uno. Né il talentino Fagioli, né il conteso Dragusin, tanto meno gli strapagati Marqués e Aké i quali a bilancio sono segnati come esborsi da 8 milioni ciascuno (spese ovviamente pareggiate da uscite di uguale “valore” negli scambi effettuati con Barcellona e Marsiglia). L’unico che è stato impiegato - però adesso molto meno - è Frabotta, poi bocciato dopo i disastri della gara con l’Inter (ma ormai non può più essere spedito in C, ha già raggiunto il numero di presenze in prima squadra che glielo impedisce).
Possibile che questi ragazzi siano forti come vengono descritti se non sono in grado - almeno secondo Pirlo - di giocare nemmeno quando i titolari sono tutti infortunati? C’è sempre qualcuno sul punto di essere utilizzato: stavolta tocca a Fagioli, anzi a Dragusin. E poi restano a guardare la partita dalla panchina. A noi rimane la sensazione che si tratti di celebrazioni un po’ superficiali di giovani che in alcuni casi (ma solo in alcuni) devono maturare e in altri (la maggior parte) non saranno mai calciatori da Juve, e forse nemmeno da Serie A.
@steagresti