Diciamola tutta, se ti assegnano un rigore all'ultimo secondo in una partita in cui la stavi sfangando vergognosamente di arrabbi. È normale, per questo non ce l'ho con i giocatori del Milan, che nel finale hanno protestato in maniera così evidente. Certo, magari il "Sempre a loro" dopo che all'andata hai vinto con un gol regolare annullato dopo una chiacchierata di un minuto te lo puoi risparmiare, soprattutto se sei, dopo la Roma, la squadra con più rigori a favore e hai vinto partite come quella contro il Sassuolo che se avessi avuto le striscie bianche e nere ci sarebbero state le rivoluzioni, ma vabbè... Sorvoliamo.

Il vero teatrino ieri - e continuerà oggi, domani e tutta la settimana - l'ha fatto chi non giocava. Montella si è ricomposto e ha parlato da signore, ricordando perché ci manchi lottare contro il Milan, che perlomeno conosce il significato di vittoria. Queste mezze squadrette capitate al secondo posto per vuoto di potere, invece, non sanno vincere né perdere e rendono tutto molto surreale con piagnistei al limite del comico. Per qualcuno divertente, per altri insopportabile.

Varriale, uscita a vuoto come quella di Reina
Anche i giornalisti, vedi il sempre obiettivo e lucido Varriale, hanno sbottato, insinuando l'esistenza di disegni, di calcio malato. Ma la malattia sono loro. Molti tifosi juventini sono troppo sportivi per dirlo, ma io me ne frego. Se il gol di Bacca l'avesse fatto uno juventino (ricordate Llorente col Napoli?) si parlerebbe di furto colossale. La Roma è andata avanti spinta da rigori spesso inventati, ma non fa rumore. Se la mano fosse stata di Lichtsteiner in area bianconera staremmo applaudendo il coraggio dell'arbitro. Invece no. Disegni, piani malefici, nuove Calciopoli. Tra l'altro dopo una partita non dominata, di più. Fate pena. E dimostrate continuamente perché non vincerete mai nulla. Buona vita nella realtà che vi costruite.

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