Non si può giocare senza Kostic, non si può giocare con Kostic. I ritmi follemente veloci del calcio impongono di non dare mai per certo quello che fino a pochi giorni fa lo sembrava, di mettere sempre tutto in discussione e non sottovalutare nessuna traccia di mercato anche quella che appare come più improbabile. In tutto questo, in casa Juve, a fare rumore in queste prime giornate di campionato è il ruolo dell’esterno serbo.
 
Una macchina da assist, imprescindibile nella passata stagione. Dai suo cross la miccia per innescare gli attaccanti, in particolar modo l’amico e compagno di nazionale Dusan Vlahovic. È stato una pedina fondamentale, il calciatore da cui andare quando le linee di passaggio nel mezzo erano intasate. Palla a Kostic e cross nel mezzo. Certo, in questo modo la Juventus è finita per essere monotematica, un libro di cui si conosceva già il contenuto, a tratti noiosa e non è peccato dirlo. Ma diverse volte, da quel binario mancino, è arrivata la svolta nel corso delle partite.
 
Mercato Juve, per Kostic le trattative possono non finire oggi: il motivo
Un calciatore centrale nel progetto, finito oggi ai margini. Lo dicono i numeri: zero minuti nelle prime due gare stagionali. Due volte Cambiaso titolare sulla sinistra e poi Iling-Junior a sostituirlo. Indizi importanti su quelle che sono le gerarchie vigenti. Ma il mercato non c’entra, lo assicura Massimiliano Allegri in conferenza stampa, seppure fino all’ultimo la sua uscita sia stata una traccia da monitorare, con il West Ham particolarmente interessato al calciatore.
 
Nella Juventus che oggi veste un nuovo abito tattico, non c’è posto per Kostic. Potrebbe partire titolare contro l’Empoli, lo ha detto Massimiliano Allegri sempre in conferenza, ma le probabilità che possa avere un minutaggio alto nel corso della stagione sono basse. Non è più centrale nel progetto tecnico, oggi questo sembra piuttosto chiaro.