“2 anni fa facevo il muratore e montavo serramenti, la sera mi allenavo tra fango, campi ghiacciati e freddo...”. Scriveva questo, il 7 agosto 2020, Federico Gatti, nel giorno in cui veniva presentato alla Pro Patria per giocare in Serie C. Proprio durante il suo percorso nella terza serie italiana, la Juventus aveva già messo gli occhi su di lui, dopo averlo visto contro l’Under 23. Un nome inserito nel taccuino degli scout, per poi diventare trattativa lampo, tanto da bruciare il Torino.
 
Ma torniamo alle tappe di Gatti, partendo dal principio. Il difensore classe ’98 nativo di Rivoli comincia nelle giovanili di Alessandria e Torino dove, però, trova poco spazio ed è costretto ad allungare il percorso che porta verso il calcio professionistico. A 17 passa al Pavarolo, con una breve parentesi al Saluzzo. Proprio al Pavarolo, per le caratteristiche fisiche, viene spostato al centro della difesa. Conquista con i suoi compagni il passaggio dalla Promozione all’Eccellenza: osservatori e direttori sportivi cominciano a ronzargli intorno ed è il Verbania ad affondare il colpo, qui conquista un’altra promozione, questa volta in Serie D.
 
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Dopo l’esperienza al Verbania e una prima stagione in D da protagonista, un altro salto: questa volta è la Pro Patria a non lasciarsi sfuggire il difensore. Al termine della stagione 2020/2021, poi, il passaggio in Serie B con il Frosinone e una carriera che spicca il volo: a gennaio 2022 l’acquisto della Juventus che brucia il Torino, al termine di quella stagione il premio come miglior difensore della categoria.
 
Umiltà, lavoro e l’animo di chi sa farsi volere bene dal gruppo. Dopo i primi mesi complicati, Gatti non si abbatte e ricomincia a fare quello che gli è sempre riuscito meglio: allenarsi per colmare il gap con i compagni. Adesso, quella rincorsa è finita, ma un nuovo capitolo comincia, da punto fermo della Juventus.