I sei club di Premier League coinvolti nel lancio del progetto SuperLega (Manchester United e City, Liverpool, Arsenal, Chelsea e Tottenham) sono stati tra i primi ad abbandonare la nave dopo un paio di giorni da quell'annuncio di due mesi fa. Con tanto di scuse ai tifosi e sanzioni della Uefa accettate.

Eppure, le tre società rimaste ancora al comando dell'iniziativa (Juventus, Real Madrid e Barcellona) sembrano sicure di sé e della prosecuzione del tutto in futuro. E Florentino Perez ha affermato a chiare lettere che c'è un contratto vincolante tra i dodici club fondatori della SuperLega, per cui non è così semplice lasciare ufficialmente il progetto.

Dall'Inghilterra arrivano oggi notizie che confermerebbero le sicurezze di Perez, Agnelli e Laporta: il Times riferisce che i sei club inglesi sopra citati sono rimasti comproprietari di una holding ad hoc in Spagna, e che secondo fonti interne a tale holding non ci sarebbe la volontà di andarsene davvero dalla SuperLega.

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Altro dettaglio molto interessante: nella holding iberica non ci sarebbero solo squadre italiane, spagnole e inglesi (le nazionalità dei 12 fondatori)... ma anche francesi!

Gli indizi, tra dietrofront della Uefa e accordi ben più grandi di quanto si possa sembrare, sono sempre più chiari: altro che nato e morto definitivamente in due giorni, il progetto SuperLega continua!