LA NUOVA ERA - C'è attesa, c'è speranza, anche per l'intero movimento, che come detto ha bisogno di un esempio così. Soldi, fondi pari (o quasi) a quelli dei migliori club inglesi ed europei che da anni giganteggiano senza possibilità di replica. Neppure le campionesse italiane, la Fiorentina, o l'agguerrito Brescia riescono a stare al passo. Colpa? Colpa di un movimento che non è professionistico. Sì, perchè le ragazze della Serie A Femminile fanno fede alla Lega Nazionale Dilettanti e non ad una Federazione Professionistica che le rappresenti. Questo comporta natualete tutta una serie si svantaggi dal punto di vista sanitario e contrattuale, ma anche al punto di vista della crescita: non ci si può concentrare solo sullo sport, perchè non è fonte e garanzia di guadagno sufficiente. Così, i fondi sono pochi, gli investimenti ancor meno. Ma la Juve è arrivata, piombata in questo mondo da esterna, ma pronta a fare sul serio a conquistarlo. In campo per vincere, in campo per cambiare le cose. Una squadra assemblata ad agosto, sul modello della Prima Squadra maschile: talento, giovani e campionesse, pescate qua e là. Meno di due mesi fa il via, oggi si comincia per davvero. In 21 per la storia, in 21 per cambiare tutto. Eccole tutte nella nostra gallery.
Dalla Rosucci alla Bonansea: la Juve Femminile nella storia. Le conoscete tutte?
E' un weekend a tinte bianco-nere-azzurre. Mentre la Juve Femminile inaugura il suo cammino a Mozzanica, la Juve di Dybala e soci andrà a Bergamo domenica sera, ore 20.45, per giocarsi la permanenza al primo posto in classifica contro l'Atalanta di Gasperini. Un avversario ostico e scomodo, ma soprattutto una realtà cresciuta in maniera esponenziale da un anno a questa parte. Il settembre scorso, quando viaggiava nei bassi fondi della Serie A, nessuno si sarebbe aspettato risultati del genere: ora l'Atalanta gioca e se la gioca in Europa League con Lione ed Everton, senza dimenticarsi di un campionato che vuole concludere ancora almeno in zona coppe. Proprio un percorso di crescita identico a quello che spera l'altra Juve, quella Femminile. Due mesi fa la creazione, ora la Serie A e poi la Champions League. Oggi contro l'Atalanta-Mozzanica, a Mozzanica provincia di Bergamo, 21 ragazze bianconere scriveranno una pagina di storia: sarà la prima volta in Serie A Femminile per la Juve, e non sarà una giornata normale, tutt'altro. C'è attesa, tanta: in due partite di Coppa Italia 21 gol per le bianconere, che hanno annichilito le rivali cittadine del Torino: 13-0 e 8-0. C'è attesa, per capire dove potranno arrivare e quanto bene potranno fare al movimento, ancora dilettantistico...
LA NUOVA ERA - C'è attesa, c'è speranza, anche per l'intero movimento, che come detto ha bisogno di un esempio così. Soldi, fondi pari (o quasi) a quelli dei migliori club inglesi ed europei che da anni giganteggiano senza possibilità di replica. Neppure le campionesse italiane, la Fiorentina, o l'agguerrito Brescia riescono a stare al passo. Colpa? Colpa di un movimento che non è professionistico. Sì, perchè le ragazze della Serie A Femminile fanno fede alla Lega Nazionale Dilettanti e non ad una Federazione Professionistica che le rappresenti. Questo comporta natualete tutta una serie si svantaggi dal punto di vista sanitario e contrattuale, ma anche al punto di vista della crescita: non ci si può concentrare solo sullo sport, perchè non è fonte e garanzia di guadagno sufficiente. Così, i fondi sono pochi, gli investimenti ancor meno. Ma la Juve è arrivata, piombata in questo mondo da esterna, ma pronta a fare sul serio a conquistarlo. In campo per vincere, in campo per cambiare le cose. Una squadra assemblata ad agosto, sul modello della Prima Squadra maschile: talento, giovani e campionesse, pescate qua e là. Meno di due mesi fa il via, oggi si comincia per davvero. In 21 per la storia, in 21 per cambiare tutto. Eccole tutte nella nostra gallery. LA ROSA - Laura Giuliani, Federica Russo (Portieri); Lisa Boattin, Sara Gama, Tuija Hyyrynen, Martina Lenzini, Vanessa Panzeri, Cecilia Salvai (Difensori); Arianna Caruso, Valentina Cernoia, Michela Franco, Aurora Galli, Ingvild Landvik Isaksen, Katie Rood, Maritna Rossucci, Katie Zelem (Centrocampisti); Barbara Bonansea, Sofia Cantore, Sanni Franssi, Benedetta Glionna, Simona Sodini (Attaccanti).
LA NUOVA ERA - C'è attesa, c'è speranza, anche per l'intero movimento, che come detto ha bisogno di un esempio così. Soldi, fondi pari (o quasi) a quelli dei migliori club inglesi ed europei che da anni giganteggiano senza possibilità di replica. Neppure le campionesse italiane, la Fiorentina, o l'agguerrito Brescia riescono a stare al passo. Colpa? Colpa di un movimento che non è professionistico. Sì, perchè le ragazze della Serie A Femminile fanno fede alla Lega Nazionale Dilettanti e non ad una Federazione Professionistica che le rappresenti. Questo comporta natualete tutta una serie si svantaggi dal punto di vista sanitario e contrattuale, ma anche al punto di vista della crescita: non ci si può concentrare solo sullo sport, perchè non è fonte e garanzia di guadagno sufficiente. Così, i fondi sono pochi, gli investimenti ancor meno. Ma la Juve è arrivata, piombata in questo mondo da esterna, ma pronta a fare sul serio a conquistarlo. In campo per vincere, in campo per cambiare le cose. Una squadra assemblata ad agosto, sul modello della Prima Squadra maschile: talento, giovani e campionesse, pescate qua e là. Meno di due mesi fa il via, oggi si comincia per davvero. In 21 per la storia, in 21 per cambiare tutto. Eccole tutte nella nostra gallery.
Show Player
1