Scavando nel terreno ci si incontra tutti allo stesso punto, lì dove tutti sanno essere la radice di ogni problema. Quello sgabello a Oporto, punizione in mondovisione dopo un alterco con Massimiliano Allegri, mai davvero digerito. E poi c’è il trasferimento al Milan, l’esultanza in faccia agli ex compagni prima di tornare a Torino. Ha perdonato ed è stato perdonato, ma dimenticare no, non si può. Da entrambi i fronti. Indizio di ciò, la stoccata di Allegri nell’estate di due anni fa: “Fascia da capitano a Bonucci? Deve comprarsela”.
Si sono sopportati. Questo è quanto emerge dalle parole del difensore. Mentre sono i retroscena degli ultimi giorni a rendere ancora più chiara la cosa: Bonucci sperava nell’esonero di Massimiliano Allegri per continuare la sua avventura in bianconero, ancora per un anno, l’ultimo. Niente di tutto ciò, anzi. È arrivato il messaggio chiaro che l’ha raggiunto direttamente nella sede delle vacanze. Manna e Giuntoli i messaggeri: sei fuori dal progetto tecnico, trovati una squadra.
Nel concreto, però, si guarda al mercato. Rimane calda la pista Lazio, la preferita del calciatore. Per questo ha chiesto tempo all’Union Berlino. Prima c’è da risolvere la grana stipendio che, almeno formalmente, lo lega alla Juventus per un altro anno. Se ci sarà ancora margine, è su questo che dovranno lavorare le diplomazie, sventolando se non una bandiera, almeno un fazzoletto bianco.