L'esterno brasiliano, Danilo, ha raccontato le sue sensazioni vissute da quando è arrivato a Torino in un video pubblicato sui canali ufficiali della Juventus.

SULLA JUVE - 'La Juve è una delle squadre più grandi al mondo e fare 100 presenze con questa maglia non è facile. Indossare la maglia della Juve anche solo una volta sarebbe stato un motivo di orgoglio, farlo 100 volte è davvero speciale perché significa che il club ha fiducia in me e io devo ripagarlo sempre'.

PRIMA IN SERIE A -  'La mia prima presenza è stata contro il Napoli, una gara emozionante anche se preferisco vincere sempre con più tranquillità'. 

PRIMA IN CHAMPIONS - 'Fu contro l'Atletico Madrid e pareggiammo 2-2. Segnò un super gol Panita ( Cuadrado ), mentre il secondo lo fece Matuidi su cross di Alex'

Juve, Danilo: 'Gli ostacoli ci saranno sempre, la vittoria non cancella la delusione ma...' FOTO
RUOLI RICOPERTI - 'Ho fatto il terzino destro, il terzino sinistro, centrale di difesa e centrocampista. Me la sarei cavata come portiere, fino a quando avevo 11 anni volevo stare in porta, poi ho conosciuto un allenatore che mi mise terzino sinistro e credo che aveva ragione'. 

GOL SEGNATI - 'Il mio primo è stato contro il Napoli. Calcio d'angolo per loro, presi la palla al limite dell'aria e feci ripartire l'azione fino ad andare a finalizzarla. Mi sono bastati 14 secondi per esultare la mia prima volta con questa maglia. Poi ho fatto 2 gol al Sassuolo e uno all'Atalanta, 4 gol in totale. Il primo è quello a cui tengo di più perché è stato speciale per come è arrivato. Anche quello contro il Sassuolo perché è arrivato nel giorno del mio compleanno'. 

TITOLI VINTI - 'La Serie A nel primo anno, la Supercoppa e la Coppa Italia. La coppa vinta contro l'Atalanta è stata quella che mi ha dato più emozioni perché non stavamo attraversando un bel momento come squadra. Fu un premio per il lavoro svolto in campo. E' stata speciale anche perché erano rientrati i tifosi allo stadio la prima volta dopo il Covid'. 

PRIMA VOLTA DA CAPITANO - 'Contro la Fiorentina. Abbiamo vinto una partita da Juve, vincendo all'ultimo e credendoci fino alla fine. Quando indossi la fascia da capitano della Juve, rappresenti anche i capitani del passato che hanno creato tutta questa energia che c'è qui'. 

ASSIST - 'Non ne ho fatti tantissimi. Quest'anno uno per Dusan e uno per Weston. L'anno scorso per Weston, per Paulo, per Cristiano, credo 5 o 6 al massimo".

PRIMA ESPULSIONE - 'E' avvenuta contro il Bologna ed è anche l'unica. Non è stato facile perché la partita prima fu la finale di Coppa Italia contro il Napoli dove perdemmo ai rigori e ne sbagliai uno anche io. In quel momento pensavo che dovevo stare zitto, lavorare e migliorare'. 

VITTORIA PIU' EMOZIONANTE - 'All'ultima di campionato contro il Bologna. Non per la nostra partita ma per tutto quello che c'era attorno mentre aspettavamo il risultato della gara del Napoli contro il Verona. Sono uscito al 70esimo e ho detto al mister: 'Se dovesse accadere questo ancora una volta, fammi giocare perché soffrirei troppo guardando e aspettando il finale. Anche la semifinale di Coppa Italia contro l'Inter nella gara di andata. Loro erano fortissimi nella scorsa stagione e noi siamo andati li a vincere una grandissima partita'. 

AVVERSARIO PIU' DIFFICILE - 'Non è facile marcare Leao. Mi piace affrontare giocatori veloci come lui o Theo Hernandez perché mettono in mostra le mie qualità'. 

COMPAGNO CON CUI HA LEGATO DI PIU' - 'Sicuramente Alex Sandro. Sono più di 12 anni che ci conosciamo, la sua famiglia è diventata la mia e viceversa. Anche se siamo diversi ci capiamo benissimo. Ogni tanto arriva al mattino sempre con la faccia seria e la gente lo guarda chiedendosi cosa avesse fatto (ride n.d.r)'.