SARRI - "Ha uno stile di gioco che mi piace, non avrò difficoltà ad adattarmi a quello che mi chiede. So che la fase difensiva in Italia è molto importante. Ho 28 anni e sono aperto e pronto a imparare tutto quello che servirà".
CRISTIANO RONALDO - "Ho parlato anche con lui, abbiamo scherzato un po'. Gli ho detto che volevo il 7...ma era già occupato (ride ndr)! Mi ha accolto con il sorriso e mi ha detto che sono arrivato in un club magnifico. Giocare con giocatori del suo livello è una motivazione per fare sempre meglio".
BRASILE - "Credo che la componente brasiliana può essere molto importante, con me Alex, Douglas. Se la tradizione di questo club non è molto brasiliana magari dobbiamo pensare di cambiarla, con rispetto della tradizione (sorride ndr). Dani Alves? Senza dubbio è un'ispirazione per me, tutti devono ispirarsi a lui per la sia carriera e per il modo con cui affronta le sfide. Ci ho giocato contro in finale di Champions e ho visto che aveva grande influenza nel gioco della Juve".
SARRI - "Ci ho parlato durante le sessioni di allenamento, i primi giorni sono belli perché è tutto nuovo. Non mi ha chiesto niente di speciale rispetto agli altri terzini. Devo essere attento in fase difensiva, bisogna giocare liberi per esprimere il proprio meglio".
RONALDO - "E' molto felice e motivato e questo è un ottimo punto di partenza per raggiungere obiettivi. E' felice. Mi ha parlato del club come di una famiglia e questo mi ha attirato molto perché mi identifico in questo stile".
ITALIA - "C'è questa caratteristica di giocare un calcio molto tattico, i difensori devono essere al 100% in oni partita. L'allenatore può aiutarmi a migliorare da questo punto di vista":
CHAMPIONS - "So che la Champions è un obiettivo di tanti grandi club, è un obiettivo speciale. L'obiettivo è giocare ogni competizione con la stessa serietà e lo stesso impegno. Non ho mai visto un vincente che affronta le partite in maniera diversa l'una dall'altra".
SARRI/GUARDIOLA - "Mi hanno già chiesto in passato di paragonare gli allenatore, non mi piace farlo. Ogni tecnico ha il suo stile e la sua personalità. Posso dire che la mentalità di Sarri si avvicina molto alla mia. Per essere un grande allenatore bisogna saper gestire il gruppo anche fuori dal campo, per come ho visto mi sembra che abbia davvero un bel modo di atteggiarsi con i miei compagni di squadra".