LA JUVE - "Sorpreso? Sì, erano interessati club più vicini al sistema Ajax come City e Barcellona. Sarebbe stato più facile adattarsi. Pensavo avrebbe fatto una scelta diversa, ma rispetto la decisione".
I PRIMI MESI - "Ci sono difficoltà nell'andare all'estero dopo aver fatto così bene ed essere stato pagato così tanto: si ha addosso una pressione enorme. In più a 20 anni serve pazienza. All'inizio Matthjijs 'pensava' troppo per non sbagliare, anzichè fidarsi del proprio talento. Ma non si è dato per vinto ed è tornato quello che conosciamo. Mi spiace per l'infortunio di Chiellini, ma per De Ligt è stata una benedizione: si cresce solo sbagliando e giocando. Sarà uno dei migliori di questa epoca, sicuro".