SCUDETTO - "Sogno e non utopia? Ancelotti è un grande come uomo e come allenatore, da lui mi aspetto qualsiasi frase. Per lui, dopo tanti anni lontano dall’Italia, è stato come un rinascere, sta lavorando insieme ad una squadra in cui lui crede, con tanti giovani talenti. Ci ha messo molto meno a far girare la squadra come voleva, facendo tesoro del calcio di Sarri impostando però anche il suo calcio".
MERCATO - "Non abbiamo ancora visto Meret, Younes, Ghoulam, Chiriches, Verdi... Di cosa dobbiamo aver paura, di cosa dobbiamo parlare? Se dobbiamo poi per forza fare il calcio virtuale, giocando virtualmente e facendo il mercato, allora invito i tifosi a fare una squadra virtuale, visto che ora i campionati di questo tipo sono tanto in voga. Facciamo una squadra ideale, la finanzio io, e vediamo se vinciamo qualcosa".
DANNI PER LO SCUDETTO PERSO - "Non ci ho mai pensato, sono una persona al di sopra di ogni sospetto, ma nel nostro calcio c’è stato Calciopoli, quindi a pensar male si fa presto. Bisogna trovare gli strumenti per difendere gli arbitri in primis".
PARTENZE - "Alcuni dovevano sentirsi protagonisti solo con l’arrivo di uno scudetto, che però non arrivava. Io questo non posso permetterlo, per me uno scudetto deve vincerlo una squadra intera, la società, la città: deve essere il successo di tutti. Sarebbe bellissimo vincerlo, lo so bene, ma la vita è bella perché si vince e si perde, ma è importante farlo con dignità. E noi, di questa, ne abbiamo avuto da vendere".