Mathijs de Ligt, difensore della Juventus, vincitore del Kopa Trophy, parla a France Football della scorsa stagione.

RICORDO - "Il mio miglior ricordo tra i professionisti è la scorsa stagione nella sua interezza. Non riesco a far emergere qualcosa in particolare. Abbiamo vinto il campionato e la Coppa d'Olanda, siamo andati molto vicini alla finale di Champions League. È stato favoloso". 

SULLA NAZIONALE - "L'esordio? Stavo facendo colazione al centro di formazione all'Ajax. L'allenatore mi si era avvicinato per parlarmi, mi chiedevo cosa volesse dirmi e ha annunciato che ero stato selezionato nella squadra nazionale. Pensavo fosse uno scherzo, quindi sono andato su Internet e ho visto che ero lì. Poi il mio telefono è esploso da tutti i messaggi ricevuti. Ho immediatamente chiamato mio padre per dirglielo. È un tale onore giocare per la Nazionale e riuscire a farlo a 17 anni è qualcosa di incredibile. Ad essere sincero sono rimasto davvero sorpreso. Non pensavo di essere chiamato così giovane. Ma ero pronto".

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IL CALCIO UN'OSSESSIONE - "​Se non fossi diventato un calciatore sarei diventato un agente per provare a battere Mino Raiola (ride, ndr). O avrei cercato di reclutarlo. Scherzi a parte non ho mai pensato a cosa avrei potuto fare. Ero ossessionato dall'idea di diventare un calciatore. I miei genitori erano d'accordo ma prima dovevo finire gli studi. Cosa che ho fatto. Dicono che sarei diventato sicuramente un businessman".