La risposta è abbastanza semplice: dipende dai soldi. Certo, una cifra congrua e possibile. Non i 125 milioni, o quasi, della clausola rescissoria (sarebbe un altro sì); ne basterebbero un centinaio perché si tratta di ricostruire una squadra e non di operare qualche piccolo aggiustamento.
Né Pogba, né Di Maria sono sufficienti a ridisegnare un centrocampo “perduto”, un Cambiaso in più non fa la differenza sulla fascia e in una difesa in difficoltà per l’addio di Chiellini, l’età di Bonucci, la neghittosità di Alex Sandro, le incertezze di Rugani. Nonostante l’ottima stagione di B e il buon esordio in Nazionale Gatti va valutato. Insomma, dato che i giocatori da sostituire sono molti ci vuole un impegno finanziario cospicuo. Il sacrificio di De Ligt, che - diciamolo pure - non è risultato quel perno difensivo imprescindibile, sarebbe quindi opportuno. Con quella cifra si potrebbero acquisire almeno tre giocatori importanti e fare un passo decisivo per la necessaria rifondazione.
La cifra da sborsare è certamente alta e ci vorrebbe un acquirente col coraggio di fare una scommessa ragionata su un talento potenzialmente fortissimo. Fortissimo in potenza, appunto, non in atto.