Partiamo dalle cose che non possono essere messe in discussione: l'intervento di Juve-Lecce di Matthijs de Ligt non è falloso, e il perché l'abbiamo scritto qui. Quello di Conti? Non ci sono discussioni: era da calcio di rigore. E così è stato, a San Siro. 

LE DIFFERENZE - Cosa dice il regolamento? Da questa estate, le leggi sul fallo di mano hanno subito delle variazioni alla Regola 12 “Falli e scorrettezze”. Dunque, 'è un'infrazione se un calciatore: tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone; ottiene il possesso / controllo del pallone dopo che questo ha toccato le sue mani / braccia e poi segna nella porta avversaria o crea un’opportunità di segnare una rete; segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere. Fin qui, tutto chiaro. Qual è però l'episodio di Conti (che non riguarda De Ligt)? E' infrazione se un calciatore tocc ail pallone con le mani o braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo o all'altezza o sopra le sue spalle. Dunque, pure se avesse leggermente sfiorato il pallone, è rigore perché l'intervento è totalmente con il braccio. 

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MATTHIJS SALVO - Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani o braccia del calciatore se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) del calciatore stesso. Come dimostra il video pubblicato da Luca Marelli, è chiaro che l'intervento di De Ligt abbia avuto una caratura ben diversa rispetto a quello di Conti. Polemiche sterili, qualora dovessero esserci.