Non è una Juve per nuovi? Sembrerebbe così. E il condizionale è dettato dal tempo (e non quello verbale), perché pian piano Sarri sta utilizzando tutti i fili del pennello con cui prova a dare una mano di fresco all'ambiente Juve. In parte ci è giù riuscito, anche se qualcosa da limare c'è, si fa vedere negli sprazzi di fase passiva e - soprattutto - nel più lento inserimento dei nuovi. Qui non c'entrano le sensazioni: è il minutaggio dei rispettivi calciatori freschi d'approdo a Torino, a supportare la tesi. 

IL MOTIVO - De Ligt a parte - ma è stata una crescita forzata, la sua -, non c'è stato un nuovo arrivato che si sia imposto nel meccanismo Juve. L'ha fatto un po' Danilo, ma comunque aiutato da De Sciglio out. Lo sta facendo ora Ramsey, che ha 'costretto' Sarri ha snaturare il lavoro precedente e a rimpinguare la mediana con il suo inserimento sulla trequarti: ma prima, complice l'infortunio, il gallese è partito più spesso dalla panchina. Si rifarà, perché la stagione è lunga e la Juve si aspetta di giocare tante (tantissime) partite. Emblematiche le situazioni di Rabiot e Demiral, invece: il francese è a quota 206 minuti giocati, il centrale appena 90. 
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