L'intervista dei Del Piero alla CBS
UNICO RIMPIANTO - "L’unico rimpianto della mia carriera è quello di aver perso la finale degli Europei. La mia mentalità? Vincere titoli era il mio principale obiettivo, anche se i traguardi personali facevano piacere. Ma se mi chiedi ‘sei felice sei fai tre gol e pareggi tre partite?’ io ti dico di no".
IL SOPRANNOME - "Pinturicchio? Il soprannome che mi diede il nostro ex patron (Gianni Agnelli, ndr), una persona incredibile. Ha dato soprannomi a tutti: Baggio era Raffaello”.
I MOMENTI DIFFICILI - "Il primo anno. È stato l’ultimo di Trapattoni, uno dei più grandi. Siamo finiti fuori dalla corsa scudetto quando invece la Juve compete sempre per il titolo. In Coppa Uefa siamo usciti ai quarti con il Cagliari, poi alla fine di quella stagione sono cambiate molte cose. Dall’allenatore alla dirigenza, tutto nuovo".
SERIE B "IRREALE" - "L’esordio in B fu contro il Rimini, era estate e faceva ancora tanto caldo. Pareggiammo 1-1. Pensavo che fino a un mese prima ero a Berlino con la Coppa del Mondo, ma avevo presto questa decisione e andava benissimo così. Me ne sono assunto la piena responsabilità. L’esperienza della Serie B mi è sembrata irreale perché avevamo una battaglia legale fuori dal campo e vari punti di penalizzazione. È stata una lunga strada da percorrere, ma a fine stagione è stato meraviglioso. Era tutto nuovo, anche il club era stato costretto a rinnovarsi”.
SU ZIDANE - "Zizou è una persona straordinaria, un ragazzo eccezionale, una persona gentile e bellissima. A volte è successo, anche alla Juve, che gli venisse dato qualche calcio che gli provocava reazioni del genere, ma alla fine finiva tutto in chiacchiere. Mi dispiace per lui ovviamente, dall’altra parte però abbiamo vinto il Mondiale. "
TORNARE ALLA JUVE? - "Sarebbe davvero una bella storia da mostrare e raccontare. Quello che è successo tra me e la Juve, in quel periodo di tempo, non è successo prima a nessun altro giocatore. Uno che alla Juve è diventato leggenda, che ha giocato pure in Serie B, che è tornato e ha vinto ancora. 19 anni sono tanti."
"DEVE VENIRE DALLA JUVE" - "Vedermi nel club in futuro? Sì, mi piacerebbe. È il mio club. Penso che debba essere un qualcosa di naturale, che debba venire dalla Juve. Secondo me è un bene avere all’interno della società chi conosce bene la mentalità, i tifosi, ma non sono il tipo che decide. Penso a Maldini al Milan, a Totti alla Roma o anche a Zanetti e a quello che sta facendo adesso all’Inter".