FAVORITI EUROPEI - "In prima fila ce n’è una sola, la Francia. Se si guarda la formazione titolare, pare una selezione “all star”. Dietro metto due incompiute, finora, di talento, alla ricerca del primo successo: Belgio e Inghilterra. L'Italia? Dipende da come si comporrà il tabellone, perché in un torneo come questo conta parecchio. Comunque credo che puntare alla final four a Londra sia un obiettivo possibile".
MANCINI E IL GRUPPO - "Mi piace perché crede in quello che fa, prima di tutto. È un vero gruppo, tirano tutti dalla stessa parte, sanno che nessuno è una stella che può togliere gli altri dai guai e portarli alla vittoria: per arrivarci devono farlo insieme. Le grandi Nazionali delle quali ho fatto parte avevano questa caratteristica"
RONALDO? - "Cosa dovrebbe fare per non condizionarla? Sbagliare i gol? Il punto è un altro: se un giocatore rende oppure no, se è funzionale alla squadra oppure no. Penso che CR7 sia entrato in una fase della carriera in cui non può più fare le stesse cose di dieci o anche cinque anni fa, e che debba riprogrammarsi in funzione delle sue attuali potenzialità, che sono ancora elevatissime. Ci vorrà un chiarimento con Allegri e la società se si vorrà continuare insieme".
CONTE - "Stimo Antonio e rispetto le sue scelte, si è sempre assunto la piena responsabilità. Non è uno che scappa, è uno che vuole imporre certe condizioni, prendere o lasciare. E poi non credo che ritenga le squadre inadeguate, piuttosto penso abbia avuto problemi con le società e i loro piani".
DONNARUMMA - "Non posso dare un giudizio, perché per me la Juve era un valore, i suoi tifosi lo erano e lo sono, superiore a tutto il resto. Non è obbligatorio che sia così per tutti, lo dico senza voler esprimere alcun parere negativo su chi non la pensa così, tanto meno su Donnarumma".