IL PASSATO - "Era la partita, di sicuro. Il Milan è stata la squadra di riferimento quando io ero ragazzino. La squadra di Sacchi, poi di Capello, vinse in Europa e dettò il ciclo calcistico con i tre olandesi. Crescendo in questo modo, ho affrontato dei Milan straordinari. Per tutta la mia carriera. E' stata una costante, affrontare un grande Milan: San Siro è tra gli stadi di riferimento a livello mondiale, è stata anche la squadra che con la Juventus, al Padova, mi voleva portare".
ROVESCIATA - "Volevo buttarla in fallo laterale... per perdere tempo! (ride, ndr). Dinamiche casuale, quando ho fatto il cross era Trezeguet e Maldini in mezzo, con quel rimpallo non era cambiato tempo, non era passato così tanto tempo. Ho pensato di mettere la palla lì, poi ci pensa l'amico David. Sono sinergie. Si capisce il momento. C'è la bravura di David, quella palla andava anticipata in questo modo".