In Italia forse la memoria è spesso corta. Ma in Spagna, se dici Juve allora pensi ancora ad Alex Del Piero, e sarà così per sempre. La standing ovation del Bernabeu è una pagine indelebile della storia del calcio: "Indimenticabile. Come un attore a teatro...". Così As è andato a intervistare proprio Del Piero per presentare la doppia sfida col Barcellona. Questi i passaggi principali toccati dalla leggenda bianconera.
 

BERLINO E REMUNTADA - “La finale di Berlino non influenzerà. Il 6-1 col Psg del Barça rimarrà qualcosa di storico, qualcosa che va oltre il possibile. Una grande lezione: i campioni, i grandi campioni, non mollano mai”.

MSN - “Non c'è difesa al mondo che può fermare questi fenomeni. Individualmente sono imbattibili. Per fermare il Barça bisogna vincere come una squadra”.

JUVE - “Il 4-2-3-1 mi piace perché Allegri usa tutto il suo potenziale offensivo cambiando la mentalità della squadra. Un assetto che può funzionare solo grazie al sacrificio di tutti e degli attaccanti in particolare. Mandzukic soprattutto, ma non solo lui”.

DANI ALVES - “Sarà una grande emozione per lui. Io ho sempre giocato con la stessa maglia, potrei solo immaginarlo. Spero che al Camp Nou possa ricevere gli applausi che merita”.

CHIELLINI vs SUAREZ - “Penso sia tutto risolto. Si cambia, si cresce. Le cose si superano”.

DYBALA - “Vale i migliori del mondo. Ha il talento delle stelle e ha la testa giusta, che è la cosa più importante”.